Investire sul museo del tabacco per fare in modo che possa diventare un punto di attrazione a livello nazionale. È questo l'obiettivo dell'amministrazione comunale di Pontecorvo che ha deciso di puntare molto sulla struttura che si trova nella popolosa frazione di Sant'Oliva. Situato alle pendici dei Monti Aurunci all'interno della struttura viene reso omaggio a una delle tradizioni più profonde della storia di Pontecorvo. Infatti nel museo sono ospitati oggetti, memorie e trasformazioni della cultura agricola locale legata al tabacco.

Quella del tabacco è una delle lavorazioni più antiche che in epoche passate ha coinvolto la maggior parte delle famiglie pontecorvesi che, proprio da questa attività, traevano il guadagno per vivere. Una vera e propria economia del territorio che ha avuto anni di altissimo boom e che, ancora oggi, tiene piede con una ricerca molto attenta delle grandi aziende proprio del tabacco di Pontecorvo.

La struttura in primavera ha aperto ufficialmente le porte alle prime visite guidate. Una apertura in sordina dovuta all'emergenza sanitaria determinata dalla pandemia del Covid-19, ma l'entusiasmo è stato molto e le richieste da parte dei cittadini sono state molte.
Un dato significativo che ha evidenziato le potenzialità che questa struttura può avere come polo di attrazione ad alti livelli.

Anche per questo motivo l'amministrazione comunale ha deciso di affidare la gestione del museo alla Pro loco di Pontecorvo affinché possano essere messi in campo dei progetti specifici di attrazione turistica.
E l'obiettivo che l'amministrazione ha in mente è ben chiaro. A spiegarlo è il vicesindaco e assessore all'agricoltura Nadia Belli che ha affermato: «Insieme al direttore Daniele Quadraccia e alla Pro Loco lavoreremo insieme alla ricerca di finanziamenti, con l'obiettivo di valorizzarlo e farlo diventare un punto attrattivo del turismo nazionale».