Rivolta in carcere per paura del Covid, la procura chiede il rinvio a giudizio di 21 detenuti. Questi ultimi ora sono stati trasferiti in altri penitenziari, del Lazio, della Campania e dell'Abruzzo. Tre i frusinati, ma ci sono degli stranieri residenti in Ciociaria.

La protesta, come avvenne anche altrove in quei giorni, lo scorso 8marzo. Ai ventuno, che il 9aprile dovranno comparire per l'udienza preliminare, è contestata la devastazione. Gli imputati sono: Diego Di Maulo, 42 anni, di Frosinone, Tony Markovic, 32, di Verona, Elvis Caldaras, 42, di Tivoli, Madalin Costantin Aftanasa, romeno, 31, residente in Ciociaria, Ionut Prisecaru, 23, romeno, Tarabas Ahmetovic, 23, di Roma, Angelo Liburdi, 39, di Frosinone, Omar Ben M'Salem, 29, di Frosinone, Erjon Kaloti, 34, albanese di Veroli, Florian Katheshi, 33, albanese, Kastriot Xhafa,39, albanese, Engjell Habili, 25, albanese, Luigi Romano 45, di Napoli, Angelo Di Girolamo, 31, di Napoli, Mohamed Daoui, 27, marocchino, Constan tin Marian Dumitru, 30, romeno, Vincenzo Parmeggiani, 36, di Tivoli, Andrei Lingurar 28, romeno, Gaetano Moccia, 44, di Napoli, Leonardo Morgia, 55, di Roma, Nicole Costin Botan, 34, romeno, difesi, tra gli altri, dagli avvocati Antonio Ceccani, Marco Maietta e Giulia Giacinti.

Sono accusati di aver devastato, «al fine di mettere in atto una protesta», le sezioni A e 2° del 1° reparto della casa circondariale di Frosinone, «rendendole inagibili, distruggendo suppellettili e arredi, mandando in frantumi vetri di porte e gabbiotti di guardia degli operatori, incendiando delle cassette elettriche e di indumenti, distruggendo le telecamere di sorveglianza, spargendo il contenuto di estintori a terra, scardinando grate di protezione ai locali e mettendo a soqquadro tutte le stanze».

Nel corso della protesta è intervenuto il garante dei detenuti del Lazio Stefano Anastasia che, poi, avrebbe letto una dichiarazione dei detenuti che così avevano abbandonato la protesta. In ottanta subito erano stati trasferiti in altre carceri. La protesta era scaturita perle disposizioni adottate dalle autorità carcerarie per la prevenzione della diffusione del Covid-19. Nei giorni scorsi una sezione del reparto devastato è stata adibita ad accogliere i detenuti positivi al Covid asintomatici.
Subito è scattato lo stato di agitazione dei sindacati della penitenziaria.