In Italia 31.084 nuovi casi positivi, nel Lazio 2.246, in provincia di Frosinone 268. Cambiano le dimensioni dei numeri, ma la conclusione è la stessa: prosegue l'impennata ripida della curva del contagio. E adesso si va verso lo scenario 4, quello più grave.

Il quadro in Ciociaria
Ieri 268 nuovi casi, 19 dei quali hanno avuto bisogno del ricovero ospedaliero. Mentre 249 sono stati posti in sorveglianza domiciliare. Si è registrato anche un decesso: un uomo di 73 anni di Pofi, che aveva anche altre patologie. I numeri di ottobre sono emblematici.
Siamo nella trentacinquesima settimana dall'inizio della pandemia in Ciociaria. Questa la sequenza: 125 casi il ventisei ottobre, 166 il ventisette, 242 il ventotto, 184 il ventinove, 268 il trenta. Cioè 985 nuovi contagi in cinque giorni, per una media di 197 ogni ventiquattro ore. Ad ottobre sono 3.261 casi in trenta giorni, per una media di 108,7. Questo poi l'andamento completo degli ultimi diciannove giorni: 30 contagi il dodici ottobre, 39 il tredici, 63 il quattordici, 24 il quindici, 100 il sedici, 180 il diciassette, 275 il diciotto, 104 casi il diciannove, 147 il venti, 159 il ventuno, 199 il ventidue, 144 il ventitré, 281 il ventiquattro, 249 il venticinque, 125 il ventisei, 166 il ventisette, 242 il ventotto, 184 il ventinove, 268 il trenta.
Vuol dire 2.979 nuovi contagi in totale, per una media di 156,78 ogni ventiquattro ore.

Ed è proprio questo dato a definire la dimensione esatta dell'aumento enorme della curva dei contagi. Fra l'altro mancano ancora due giorni per completare i dati di ottobre. Inoltre l'altro ieri è stata superata quota 4.000 contagi, passando da 3.000 a 4.000 con una velocità mai registrata prima. Vale a dire 5 giorni. Per superare i 1.000 casi in Ciociaria erano dovuti trascorrere 209 giorni, dal due marzo al ventiquattro settembre. Per arrivare a 2.000 invece erano passati 24 giorni, dal venticinque settembre al diciotto ottobre. Mentre per superare i 3.000 casi di giorni ne erano bastati 6, dal diciannove al ventiquattro ottobre. Poi, da 3.000 a 4.000, appena 5 giorni, dal venticinque al ventinove ottobre. Questa la sequenza quindi: 209-24-6-5.

La mappa dei positivi
I 268 casi di ieri hanno interessato 30 dei 91 Comuni della Ciociaria: 34 positivi a Frosinone, 24 a Sora, 16 a Cassino, 15 ad Alatri, 7 ad Anagni, 6 a Ferentino, 6 a Veroli, 5 ad Isola del Liri, 2 a Monte San Giovanni Campano, 2 Pontecorvo, 2 a Boville Ernica, 2 a Ceprano.

Le traiettorie della curva
Questa l'evoluzione mensile: 13,8 casi al giorno a marzo, 7,63 ad aprile, 0,83 a maggio, 0,46 a giugno, 0,35 a luglio, 5,16 ad agosto, 7,43 a settembre.
E ad ottobre finora 108,7. Superiore di 7,87 volte rispetto a quello di marzo, cioè al momento dell'impatto.
Il confronto per settimane: 1,14 casi al giorno la prima, 7,4 la seconda, 15,85 la terza, 30,57 la quarta, 15,71 la quinta,8,42 la sesta, 6,71 la settima, 5 l'ottava, 2 la nona, 1 la decima, 0,85 l'undicesima, 0,42 la dodicesima, 0,71 la tredicesima, 0,57 la quattordicesima, 0,57 la quindicesima, 0,14 la sedicesima, 0,57 la diciassettesima, 0,85 la diciottesima, 0 la diciannovesima, 0,57 la ventesima, 0,28 la ventunesima. E 0 casi nella ventiduesima. Quindi, 1,14 nella ventitreesima e nella ventiquattresima, 5,85 nella venticinquesima, 14,14 nella ventiseiesima. E 6,2 nella ventisettesima. Poi 5,57 nella ventottesima. E 2,28 nella ventinovesima, 14,14 nella trentesima. Nella trentunesima 15, nella trentaduesima 29,14. Nella trentatreesima settimana la media è stata di 101,57 al giorno. Nella trentaquattresima 183,28. E nella trentacinquesima finora 197. Ma il dato più rilevante è quello relativo all'incidenza del solo mese di ottobre sul numero totale dei contagiati. Ad ottobre, finora, ci sono stati in provincia di Frosinone 3.261 nuovi casi. Su 4.348 totali. Vuol dire il 75%.

Tamponi e test molecolari
I 268 casi di ieri fanno riferimento a1.700 tamponi effettuati. Significa che è stato rilevato un positivo ogni 6,34. La percentuale è del 15,76%. Continuano anche i test sierologici che la Asl sta effettuando ormai da mesi.
Ieri 43 con 4 positivi, che in questo caso sono coloro che hanno contratto gli anticorpi. In totale siamo arrivati a 20.459 test, con 378 positivi. La percentuale resta quella dell'1,8%. Gli anticorpi sintetizzati a seguito dell'infezione sono di tre tipi. Si parte dalle immunoglobuline di tipo M (IgM): sono gli anticorpi prodotti nella fase iniziale della malattia. La positività per le IgM individua quindi un'infezione recente. Quindi ci sono le immunoglobuline di tipo G (IgG): sono gli anticorpi prodotti in una fase più tardiva, definiti anche anticorpi della memoria. Infine le immunoglobuline di tipo A (IgA): alcuni test valutano pure l'eventuale presenza delle IgA, che sono gli anticorpi presenti sulla superficie delle mucose dell'apparato respiratorio.

La situazione allo Spaziani
Al Fabrizio Spaziani di Frosinone hub di riferimento, i pazienti Covid ricoverati hanno superato quota 100.
Per l'esattezza sono 104. È stato riattivato il processo modulare di marzo e aprile scorso. Ci sono 26 posti letto a Malattie infettive, 26 a Medicina d'urgenza, 24 a Medicina Covid, 13 a Pneumologia (dei quali 6 di terapia subintensiva). Mentre a Terapia intensiva attualmente sono ricoverati 15 pazienti e altri 3 sono in attesa. Il reparto di Rianimazione può arrivare fino a 20.
Ma ci sono pure le due Rsa convenzionate, l'Ini Città Bianca e Villa Gioia. Altri posti letto per i malati di Coronavirus.

Ai Drive arrivano i rinforzi
Diverse, e tutte importanti le novità ai Drive Through.
Sono attive tre postazioni in provincia: a Frosinone, Cassino e Sora. Mediamente si stanno effettuando 1.600 test al giorno, tra molecolari e rapidi. Da lunedì nella postazione del capoluogo ci sarà anche un team dell'Esercito, composto da un ufficiale medico e due sottufficiali infermieri. Si tratta di un'unità del Comando Operativo Interforze della Difesa: sarà operativa dal lunedì al sabato. Un aiuto importante, che consentirà anche una turnazione differente per quanto riguarda i team della Asl di Frosinone dedicati a questo servizio.
Con effetti immediati. A partire da domani, domenica 1° novembre, presso la postazione Drive Through di Frosinone si effettueranno tamponi dalle 9 alle 13.
Una ulteriore accelerazione. Nel capoluogo quindi tamponi 7 giorni su 7.

In Italia e nel Lazio
Ieri a livello nazionale i nuovi casi sono stati 31.084 i nuovi casi, mentre l'incremento delle vittime è stato pari di 199 in ventiquattro ore. Nel Lazio, su oltre 25.000 tamponi (+240 rispetto al giorno precedente), si sono registrati 2.246 casi positivi (+251). Per la prima volta sopra i 2.000. I decessi sono stati 17 (+2) e 194 i guariti (-20). Il rapporto tra i positivi e i tamponi è dell'8,8%.
Nelle province ci sono stati 715 contagi e 5 decessi.
L'assessore Alessio D'Amato dice: «È una fase di grande pressione sui servizi, ma in nessun caso viene meno la sicurezza grazie alla separazione dei percorsi fin dalla fase del pre-triage. Ora tutto dipende dal rigore nei comportamenti delle persone. Bisogna evitare tutte le occasioni di contatto che non siano strettamente necessarie. Non si può scambiare causa per effetto.
La causa dipende dai comportamenti individuali, l'effetto è ciò che viene chiesto ai servizi sanitari.
Il tema di fondo è raffreddare la curva del virus».

Verso la Fase 4
Undici Regioni italiane, secondo i dati, sono ormai classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata della malattia: Abruzzo, Basilicata, Veneto, Liguria, Val D'Aosta, Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana. Altre otto regioni sono classificate a rischio moderato con elevata possibilità di progredire a rischio alto nel prossimo mese: Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Molise, Umbria e nelle Province autonome di Bolzano e Trento.
Comunque tutte le Regioni hanno riportato criticità di resilienza, tranne il Molise. Nel periodo 8-21 ottobre, l'indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,70. Piemonte e Lombardia hanno superato la soglia dell'Rt 2, sono rispettivamente a 2,16 e 2,09.
La Provincia Autonoma di Bolzano e la Valle d'Aosta vicina al 2 (1,96). In altre 10 regioni italiane l'Rt ha superato la soglia dell'1,5.

Sono i dati contenuti nel monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Iss, relativo alla settimana 19-25 ottobre 2020. Hanno superato la soglia dell'Rt 1,5 la Calabria (1,66) l'Emilia Romagna (1,63), il Friuli Venezia Giulia (1,5), il Lazio (1,51), la Liguria (1,54), il Molise (1,86), la Provincia Autonoma di Trento (1,5) la Puglia (1,65), l'Umbria (1,67) e la Valle d'Aosta (1,89).
Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore della Sanità, ha detto: «Il tracciamento rimane il nostro obiettivo ma per riportarlo sotto controllo dobbiamo abbassare, piegare la curva. Perché se una persona positiva ha già 5 contatti, e in genere ne ha di più, è un moltiplicatore enorme». L'ultimo monitoraggio riguardala settimana dal 19 al 25 ottobre. L'incidenza del virus è passata da 146,2 casi ogni 100.000 abitanti a 279,7.