Continua a crescere la curva dei contagi in provincia di Frosinone, che sfonda quota 4.000. Ma aumentano pure i guariti e le persone che escono dalla sorveglianza domiciliare. Così come salgono le cifre dei ricoverati, anche in terapia intensiva. È un momento particolare della pandemia, con la seconda ondata che ha fatto impennare tutti i parametri della pandemia.
Il profilo della curva
Ieri 184 casi positivi in Ciociaria. La sequenza della trentacinquesima settimana dall'inizio della pandemia è questa: 125 casi il ventisei ottobre, 166 il ventisette, 242 il ventotto, 184 il ventinove. Cioè 717 nuovi contagi in quattro giorni, per una media di 179,25 ogni ventiquattro ore. Ma continua soprattutto l'impennata ripida della curva ad ottobre. Sono 2.993 casi in ventinove giorni, per una media di 103,20. In particolar modo sotto i riflettori ci sono gli ultimi diciotto giorni. L'andamento completo: 30 contagi il dodici ottobre, 39 il tredici, 63 il quattordici, 24 il quindici, 100 il sedici, 180 il diciassette, 275 il diciotto, 104 casi il diciannove, 147 il venti, 159 il ventuno, 199 il ventidue, 144 il ventitré, 281 il ventiquattro, 249 il venticinque, 125 il ventisei, 166 il ventisette, 242 il ventotto, 184 il ventinove.
Vuol dire 2.711 nuovi contagi in totale, per una media di 150,6 ogni ventiquattro ore. Ed è questo dato a dare la dimensione esatta dell'aumento enorme della curva dei contagi. Inoltre è stata superata quota 4.000 contagi, passando da 3.000 all'attuale cifra con una velocità mai registrata prima. Vale a dire 5 giorni.

Per superare i 1.000 casi in Ciociaria erano dovuti trascorrere 209 giorni, dal due marzo al ventiquattro settembre. Per arrivare a 2.000 invece erano passati 24 giorni, dal venticinque settembre al diciotto ottobre. Mentre per superare i 3.000 casi di giorni ne erano bastati 6, dal diciannove al ventiquattro ottobre. Poi, da 3.000 a 4.000, appena 5 giorni, dal venticinque al ventinove ottobre. Questa la sequenza quindi: 209-24-6-5. I numeri danno il quadro vero dell'accelerazione della pandemia sul versante dei contagi. Ma questa fase resta comunque molto diversa dall'impatto di marzo e aprile. Quando c'era il lockdown. A marzo e aprile quasi tutti i contagiati dovevano essere ricoverati, molti dei quali in terapia intensiva. Negli ultimi giorni sono aumentati i ricoveri, ma la stragrande maggioranza dei nuovi casi va in sorveglianza domiciliare. Ci sono tanti asintomatici e molti paucisintomatici. Però è evidente che la circolazione del virus è forte in questo momento.

Il trend completo
Sono passati 242 giorni dall'inizio della pandemia in Ciociaria: il primo caso fu registrato il due marzo. I contagi sono stati 4.080. A fine esclusivamente statistico vuol dire 16,85 al giorno. Ma le fasi della pandemia sono state tante e molto diverse fra loro. Ragione per la quale solo l'andamento per mesi e per settimane riesce a descrivere le traiettorie del Coronavirus.
Il raffronto mensile: 13,8 casi al giorno a marzo, 7,63 ad aprile, 0,83 a maggio, 0,46 a giugno, 0,35 a luglio, 5,16 ad agosto, 7,43 a settembre. E ad ottobre finora 103,20.
Superiore di 7,47 volte rispetto a quello di marzo, cioè al momento dell'impatto. Stesso discorso facendo il confronto per settimane: 1,14 casi al giorno la prima, 7,4 la seconda, 15,85 la terza, 30,57 la quarta, 15,71 la quinta, 8,42 la sesta, 6,71 la settima, 5 l'ottava, 2 la nona, 1 la decima, 0,85 l'undicesima, 0,42 la dodicesima, 0,71 la tredicesima, 0,57 la quattordicesima, 0,57 la quindicesima, 0,14 la sedicesima, 0,57 la diciassettesima, 0,85 la diciottesima, 0 la diciannovesima, 0,57 la ventesima, 0,28 la ventunesima. E 0 casi nella ventiduesima. Quindi, 1,14 nella ventitreesima e nella ventiquattresima, 5,85 nella venticinquesima, 14,14 nella ventiseiesima. E 6,2 nella ventisettesima. Poi 5,57 nella ventottesima. E 2,28 nella ventinovesima, 14,14 nella trentesima. Nella trentunesima 15, nella trentaduesima 29,14. Nella trentatreesima settimana la media è stata di 101,57 al giorno. Nella trentaquattresima 183,28. E nella trentacinquesima finora 179,25.

Ma il vero dato è quello relativo all'incidenza del solo mese di ottobre sul numero totale dei contagiati. Ad ottobre, finora, ci sono stati in provincia di Frosinone 2.993 nuovi casi. Su 4.080 totali. Vuol dire il 73,35%.
Rapporto tamponi-positivi
I 184 casi di ieri fanno riferimento a 1.651 tamponi processati. Vuol dire che è stata riscontrata un'infezione da Coronavirus ogni 9 persone testate (8,9 per l'esattezza). Una percentuale dell'11,14%, inferiore a quella nazionale del 13,3%. Sempre per tenere in considerazione il periodo degli ultimi diciotto giorni, va considerata una media di 1.600 test molecolari ogni ventiquattro ore. Cioè 28.880. E i contagi, nello stesso periodo, sono stati 2.711. Il calcolo fa 1 caso ogni 10,65 tamponi. Il 9,38%. Dal lunedì al sabato sono attive le tre postazioni Drive Through di Frosinone, Cassino e Alatri.

I ricoveri allo Spaziani
Dei 184 casi di ieri, 11 hanno richiesto il ricovero. Al Fabrizio Spaziani di Frosinone negli ultimi due giorni sono aumentati i pazienti Covid in terapia intensiva: da 8 a 14. Il che vuol dire che il reparto di Rianimazione ha ripreso l'assetto di marzo-aprile, quando erano state attivate ben 20 postazioni. Ma l'intera struttura ha ripreso la "vocazione" da Covid hospital e hub di riferimento. I posti Covid sono ora 103: 26 a Malattie infettive, 26 a Medicina d'urgenza, 24 a Medicina Covid, 13 a Pneumologia (dei quali 6 di terapia subintensiva) e 14 a Terapia intensiva. A marzo erano 106: 26 a Malattie infettive, 40 a Medicina Covid, 20 a Medicina d'urgenza Covid e 20 a Terapia intensiva. Bisogna anche aggiungere che ci sono due Rsa convenzionate, l'Ini Città Bianca e Villa Gioia, che stanno mettendo a disposizione posti letto per i malati di Coronavirus. A regime saranno un centinaio, forse anche più.

Gli altri numeri
In provincia di Frosinone stanno aumentando anche i guariti. Non va dimenticato, infatti, che tante persone in isolamento domiciliare nelle scorse settimane si sono negativizzate. I guariti sono adesso 1.431. Mentre in sorveglianza domiciliare ci sono 1.702 persone positive. Il che vuol dire che in tante si sono negativizzate. C'è un altro dato che però è complicato definire nella sua interezza. È quello dei negativi in isolamento fiduciario a casa: si tratta di persone che non hanno contratto il Coronavirus, ma semplicemente fanno parte dei link di contagiati. Sono circa 3.000. In questo momento ogni positivo ha una media di 10 contatti, il che vuol dire un potenziale di 17.000 persone da controllare. Impossibile un tracciamento del genere. Non solo in provincia di Frosinone, ma anche nel Lazio, in Italia e perfino in Europa. Parliamo della procedura nota come "contact tracing". Si tratta dell'attività di ricerca e gestione dei contatti di un caso confermato Covid-19. Un'azione di sanità pubblica essenziale per combattere la pandemia in corso. Identificare e gestire i contatti dei casi confermati di Coronavirus permette di individuare e isolare rapidamente gli eventuali casi secondari e interrompere così la catena di trasmissione. Mediamente occorrono dalle due alle tre ore di telefonate per ricostruire la rete di contatti di un singolo contagiato ed effettuare l'indagine epidemiologica. Con tutto ciò che ne consegue: chiamare le persone indicate, capire come stanno, verificare se hanno sintomi e quindi completare il quadro. Un'attività che si rapporta ai numeri dell'isolamento domiciliare. Ma è proprio l'attività di tracciamento che è andata in tilt nella stragrande maggioranza dei Paesi.

In Italia e nel Lazio
Ancora un record per i contagi da Coronavirus nelle ultime ventiquattro ore in Italia: i positivi sono stati 26.831 (mercoledì erano stati 24.991). I morti sono stati 217 (ventiquattro ore prima 205), secondo i dati del ministero della Salute. In totale i casi in Italia sono 616.595, le vittime 38.122. Tra le regioni con il maggior numero di nuovi positivi trovati svetta la Lombardia con 7.339, quindi la Campania con 3.103, il Piemonte con 2.585, il Veneto con 2.109. Nel Lazio i nuovi casi sono stati 1.995 (+32) su oltre 25.000 tamponi (+2.217). Ci sono stati anche 15 decessi (-4) e 214 i guariti (+74). Il rapporto tra positivi e tamponi è sceso sotto l'8%. Rileva l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato: «Il valore settimanale Rt è 1,49, leggermente più basso a Roma città metropolitana e più alto nelle province. È prioritario raffreddare la curva dei contagi». Dunque, Rt (l'indice di trasmissibilità del virus) è più alto nelle province. Il che vuol dire 1,5, anche in provincia di Frosinone». Ma è molto probabile che in Italia la crescita dei contagi stia spingendo Rt oltre l'1,5 registrato la scorsa settimana e riferito al periodo 12-18 ottobre. Proprio Rt sopra 1,5 è uno degli elementi che delinea lo scenario più grave dell'epidemia.