Spariscono dalla cassaforte del reparto rianimazione dell'ospedale di Frosinone gli anelli d'oro della povera Vanda Marini, stroncata dal Covid-19 il 15 marzo scorso, la seconda vittima del maledetto virus dopo il marito Mario. Il figlio della donna, Loreto Ippoliti, non è riuscito neppure a riavere le fedi e l'anello d'oro della madre che dovevano essere custoditi nella cassaforte del reparto rianimazione e che inspiegabilmente sono spariti. Oltre al dolore per i genitori strappati alla famiglia senza neppure poter rendere loro l'estremo saluto, l'incomprensibile sparizione delle fedi e di un anello d'oro.

Chiaramente il problema non è nel valore degli oggetti, ma nel legame affettivo che rappresentano in questo caso ancora più sentito. Loreto Ippoliti non si dà pace, non riesce ancora a capacitarsi di aver perso all'improvviso, uccisi dal Covid-19, entrambi i genitori, morti fra l'altro soli, intubati in ospedale, e di non aver potuto recuperare gli oggetti appartenuti alla mamma perché qualcuno, approfittando del momento, ha aperto quella cassaforte e li ha rubati. Ancora ignoto l'artefice dell'assurdo gesto.

«Ci vuole coraggio, bisogna essere spietati per arrivare a compiere un simile atto - commenta Loreto Ippoliti -Non riesco a capacitarmene. Fra l'altro in terapia intensiva dove erano in cura i malati Covid durante la prima ondata della pandemia, non potevano entrare tutti e poi bisognava accedere nel rispetto di determinate regole, eppure qualcuno, al di là della situazione, del dolore e della sofferenza, ha osato rubare. Ha violato la sfera intima di un'intera famiglia comportandosi da sciacallo. Eh sì, perché di fronte ad un simile gesto non esistono altre definizioni».

Loreto Ippoliti è profondamente segnato, il Covid gli ha portato via la mamma e il papà e qualcuno senza scrupoli gli ha rubato anche le fedi e un anello appartenuti alla povera mamma Vanda, che ha lottato contro il virus senza riuscire a sconfiggerlo. In questo caso è stata persa una duplice battaglia: quella contro il Covid e quella per il rispetto e la civiltà, sono stati violati i principi della società civile con un vile furto ai danni di una persona gravemente malata che poi non ce l'ha fatta. Ippoliti, tramite l'avvocato Pierluca D'Orazio, ha richiesto alla Asl la restituzione degli effetti personali della madre, la Asl ha risposto che sono stati smarriti, tanto che è stata presentata una denuncia ai carabinieri. Al povero Loreto Ippoliti restano il dolore, l'amarezza per quanto accaduto e il desiderio di rendere nota la sua vicenda affinché fatti del genere non si ripetano più.