Quale futuro per la Valle di Canneto? La domanda è all'ordine del giorno tra la gente della Valle di Comino dopo i danni che la tempesta di due settimane fa ha provocato al territorio e anche alle aspettative di migliaia di fedeli legati al culto della Madonna di Canneto. Il sindaco di Settefrati Riccardo Frattaroli tira le prime somme del disastro: «Per la ricognizione e la conta dei danni ho incaricato il geologo Luigi Rossi di Villa Latina che assieme al tecnico del Comune, l'ingegner Benito Caringi, faranno una puntuale relazione progettuale. Ma già c'è una prima stima dei danni provocati dall'alluvione della notte del15 ottobre: 4.949.000 euro».

Si cerca affannosamente di riportare, se non alla normalità, almeno a una situazione di sicurezza la vasta area di Canneto che in più punti è stata ferita profondamente dall'azione travolgente dell'acqua, delle frane e dal fango: «Ho emanato un'ordinanza con la quale si permette l'accesso solo fino alla Basilica, il resto della Valle rimane chiuso fino al ripristino delle condizioni di sicurezza», precisa Frattaroli.

Da parte sua il santuario mariano sta facendo del tutto per non fermare le celebrazioni delle messe in programma la domenica: "Dopo i violenti nubifragi che hanno interessato la Valle di Comino provocando ingenti danni, le celebrazioni eucaristiche si terranno regolarmente rispettando gli orari già noti" recita l'avviso pubblicato dal rettore del santuario, don Antonio Molle, che fa sapere di aver avviato l'accensione dell'impianto di riscaldamento "per consentire ai Pellegrini e Devoti di prendere parte con maggiore comodità alle funzioni".

Ma gli interventi più cospicui saranno quelli per ripristinare la funzionalità della Valle di Canneto: ovunque devastazione e cumuli di pietre e sassi trasportati dalla furia dell'acqua scesa giù dai monti.
La speranza di tutti, amministratori, campeggiatori, appassionati della montagna e fedeli devoti della Madonna Bruna, è che gli interventi siano posti in cima alla lista delle opere da realizzare.