Da aprile a oggi la curva dei contagi ha avuto un doppio andamento. In Ciociaria, archiviata la prima fase con un numero relativamente basso di contagi (nella classifica della mortalità di Istat e Istituto superiore di sanità, per la prima parte dell'emergenza, Frosinone è stata inserita tra le province a minor impatto di contagi), l'escalation si è avuta in questi ultimi dodici giorni.
Avendo come punto di riferimento la mappa redatta dal Seresmi, il servizio regionale di sorveglianza delle malattie infettive sulla base dei dati ufficialmente comunicati (aggiornati in un secondo tempo rispetto a quelli riportati nei bollettini quotidiani della Regione Lazio e spesso divergenti da quelli forniti dai sindaci) si può capire come e quando i contagi sono schizzati verso l'alto.

Al 19 aprile il Seresmi contava in Ciociaria 513 contagi al Covid-19. Al lunedì della passata settimana se ne hanno, invece, 1.811. Ovvero in 193 giorni se ne son aggiunti 1.298, praticamente poco meno di 7 al giorno (6,7) con un incremento del 253%.
All'epoca il più dei contagi era concentrato su alcuni centri quali Veroli con 59 casi, Frosinone 58, Alatri 42, Cassino 39, Fiuggi e Sora 31, Ceccano 18, Ferentino 17, Cervaro 16 e Ceprano 15. In 26 paesi, invece, non c'erano ancora stati contagi. Grosso modo la situazione è andata avanti senza sussulti tra primavera ed estate. Al 1° giugno, infatti, Veroli era a 71, Frosinone a 67, Alatri a 54 e Cassino a 45. A fine agosto Frosinone era a 85, Veroli a 75, Alatri a 63, Cassino a 62, Sora a 44, Fiuggi a 36 e Ferentino a 34. Nel frattempo i comuni a zero scendevano a 24.

Ben altra situazione si ha davanti nelle ultime settimane. Il 12 ottobre fotografa bene l'esplosione dei casi in Ciociaria: Frosinone passa a 130, Cassino a 122, Veroli a 93, Sora a 79, Alatri a 78, Ferentino a 48, Ceccano a 47, Fiuggi a 43, Pontecorvo a 39, Anagni a 33, Isola del Liri a 28, Cervaro a 26, Boville Ernica a 22 e Ceprano a 20. Scesi ulteriormente a 15 i centri senza casi. L'incremento si nota ancora di più la settimana successiva, e dunque il 19 ottobre, Cassino fa un deciso balzo in avanti e sorpassa Frosinone con 198 casi, quindi il capoluogo 179, Sora 128, Veroli 101 e Alatri 100, tra i comuni in tripla cifra di contagiati. Notevoli pure i numeri di Fiuggi 84, Ceccano 72, Pontecorvo 62, Ferentino 56, Boville e Monte San Giovanni Campano 47, Anagni e Isola del Liri 44.

Nell'ultima settimana monitorata c'è una crescita sostenuta soprattutto a Cassino con 76 casi, più 62,3%, quindi Sora 49, più 62%, Frosinone 49, più 36,7%, Fiuggi, con il caso dei migranti, 41, più 95,3%, Monte San Giovanni Campano 32, più 213,3%, Boville 25, più 113,6%, Ceccano 25, più 53,2%. In termini percentuali crescita netta, ma partendo da numeri decisamente più bassi, a San Donato Val di Comino più 900%, con 9 casi, Vallerotonda più 233,3% con 7 casi, Aquino più 166,7% ma con 10 casi, Acuto più 166,7% e 5 casi.
Dal 31 agosto la differenza è più marcata a Isola del Liri, più 633,3% e 38 casi, Pontecorvo più 313,3% e 47 casi, a Boville Ernica più 235,7% e 33 casi, a Cassino, più 219,4% e 136 casi, a Sora più 190,9% e 84 casi, a Ceccano più 176,9% e 46 casi, a Frosinone più 110,6% e 94 casi. Su numeri più piccoli c'è il 2.000% di Piedimonte San Germano con 20 casi e il più 1.900% di Castrocielo con 19, il più 1.100% di Castelliri con 11.
Al 19 ottobre restavano a zero 13 paesi, anche se in due di questi, Filettino e Trevi nel Lazio, sono stati annunciati i primi casi.