Terreni agricoli devastati dai cinghiali, l'ultima area presa di mira è quella di Canterno. E l'associazione "Copagri" chiede un «patto tra agricoltori e cacciatori per affrontare il problema con determinazione a cercare di porre fine alle scorribande notturne dei cinghiali ormai fuori controllo sull'intero nostro territorio». A fare la proposta il presidente della Copagri Frosinone-Latina Fabrizio Neglia, dopo i danneggiamenti dei campi gestiti dall'azienda agricola "Oasi di Canterno" di Trivigliano, completamente distrutti dal passaggio impetuoso degli animali.
Episodi che in pochi minuti mandano in fumo il lavoro degli agricoltori. L'organizzazione agricola, dopo gli appelli scorsi, lancia una seria proposta per porre rimedio ad un problema ormai annoso: «Diciamo stop alle tensioni tra agricoltori e cacciatori. A mio avviso - sottolinea Neglia - le due categorie devono cooperare per il bene comune. Gli agricoltori devono riconoscere quello che è il ruolo importante dei cacciatori i quali, da parte loro, hanno l'obbli go di fare altrettanto. Chiediamo l'intervento anche da parte degli ATC e delle associazioni dei cacciatori per una strategia comune di difesa del territorio».
«È doveroso da parte di tutti recuperare un rapporto che le polemiche hanno incrinato da qualche anno, è necessario un dialogo aperto tra le parti ed una strategia che possa vedere nei cacciatori strumento ed il braccio operativo degli agricoltori. Una proposta che speriamo le associazioni venatorie possano accogliere positivamente».
La Copagri Fr-Lt, al contempo, si rivolge anche alla Regione Lazio: «Chiediamo l'intervento fattivo della giunta regionale che, fino ad oggi, ha messo in campo delle soluzioni soft e non risolutive».