Non si ferma la corsa del contagio in provincia di Frosinone: ieri altri 249 casi. Si tratta di 233 situazioni isolate a domicilio, contatti di link noti o familiari. Mentre 16 persone hanno avuto bisogno di essere ricoverate.
Contagi e tamponi
Si è chiusa la trentaquattresima settimana dall'inizio della pandemia in provincia di Frosinone, datato due marzo. È quella del picco: 104 casi il diciannove ottobre, 147 il venti, 159 il ventuno, 199 il ventidue, 144 il ventitré, 281 il ventiquattro, 249 il venticinque. Per un totale di 1.283 contagi e una media di 183,28 ogni ventiquattro ore. Superate le cifre della scorsa settimana, quando c'erano stati 711 contagiati (media di 101,57). Con questo andamento: 30 contagi il dodici ottobre, 39 il tredici, 63 il quattordici, 24 il quindici, 100 il sedici, 180 il diciassette, 275 il diciotto. I 249 casi di ieri sono stati registrati su 1.845 tamponi. Una percentuale del 13,5%.

Vuol dire un caso positivo ogni 7,4 test molecolari effettuati. Nelle ultime due settimane c'è stata una media di 1.600 tamponi al giorno. Per un totale di 22.400. I nuovi casi positivi registrati sono stati 1.994. Un caso ogni 11 test quindi. E una percentuale pari a 8,9%. Sono numeri alti. Per fare un raffronto, ieri l'Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio ha diramato la seguente nota: «Secondo i dati elaborati dalla Protezione Civile (settimana dal 17 al 24 ottobre), la Regione Lazio risulta essere una delle regioni con il più basso rapporto tra casi testati e casi positivi. Rispetto ad una media nazionale del 14,9%, la Regione Lazio ha il 7,6% di casi positivi rispetto ai casi testati».
C'è poi il dato di ottobre, che è già di gran lunga quello più alto dall'inizio della pandemia: 2.276 contagi in venticinque giorni, per una media di 91,04 ogni ventiquattro ore. Basta scorrere le medie settimanali e mensili per rendersi conto dell'impennata della curva dei contagi.

Per settimane: 1,14 casi al giorno la prima, 7,4 la seconda, 15,85 la terza, 30,57 la quarta, 15,71 la quinta, 8,42 la sesta, 6,71 la settima, 5 l'ottava, 2 la nona, 1 la decima, 0,85 l'undicesima, 0,42 la dodicesima, 0,71 la tredicesima, 0,57 la quattordicesima, 0,57 la quindicesima, 0,14 la sedicesima, 0,57 la diciassettesima, 0,85 la diciottesima, 0 la diciannovesima, 0,57 la ventesima, 0,28 la ventunesima. E 0 casi nella ventiduesima. Quindi, 1,14 nella ventitreesima e nella ventiquattresima, 5,85 nella venticinquesima, 14,14 nella ventiseiesima. E 6,2 nella ventisettesima. Poi 5,57 nella ventottesima. E 2,28 nella ventinovesima, 14,14 nella trentesima. Nella trentunesima 15, nella trentaduesima 29,14. Nella trentatreesima settimana la media è stata di 101,57 al giorno. Poi i dati mensili: una media di 13,8 casi al giorno a marzo, 7,63 ad aprile, 0,83 a maggio, 0,46 a giugno, 0,35 a luglio, 5,16 ad agosto. A settembre una media di 7,43.

La mappa dei contagiati
I 249 casi di ieri hanno interessato 45 Comuni: 33 positivi a Sora (dopo i 40 di sabato), 19 Frosinone, 18 ad Alatri, 13 a Veroli, 12 a Cassino, 8 a Monte San Giovanni Campano, 6 a Boville Ernica, 5 a Ceccano, 5 a Ferentino, 3 ad Isola del Liri, 2 ad Anagni.
La situazione allo Spaziani
Ieri ci sono stati altri 166 ricoveri, anche se va detto che alcuni pazienti vengono presi in cura anche da due Rsa convenzionate, l'Ini Città Bianca e Villa Gioia. Che in totale possono mettere a disposizione circa 70 posti letto dedicati. Presso il Fabrizio Spaziani di Frosinone, tornato sostanzialmente all'assetto Covid hospital, i posti letto a disposizione stanno crescendo. Fino a sabato erano 96: 26 a Malattie Infettive, 26 a Medicina d'urgenza Covid, 24 a Medicina Covid, 13 a Pneumologia (dei quali 6 di terapia sub-intensiva) e 7 a Terapia intensiva. Ma nella giornata di ieri ci sono stati altri 2 ricoveri a Terapia Intensiva, che ha la possibilità di arrivare a 20 postazioni. Come a marzo e aprile. Siamo già a quota 100 pazienti Covid ricoverati.

L'assetto dei Drive in
Da oggi la postazione di Sora sarà aperta anche nei giorni dispari, sempre dalle 9 alle 13. Come quelle di Frosinone e Cassino. In una nota la Asl rileva: «Questo per accogliere al meglio l'iperafflusso che si prevede nei prossimi giorni per l'aumento dei casi positivi nella nostra provincia, come in tutta la Regione, in gran parte fortunatamente asintomatici e isolati a domicilio, ma che danno origine a un gran numero di contatti da valutare con tampone per rintracciare altri casi e contenere la diffusione del contagio. Si rassicura frattanto che non è urgente effettuare il tampone, ma che, in caso di sospetto contatto, è opportuno restare isolati fino all'esecuzione del tampone, ma la sua effettuazione è bene abbia un intervallo di alcuni giorni dal presunto contatto, potendosi avere il caso che il tampone, effettuato nell'immediato, risulti negativo perché il soggetto "contagiato" si trova nel periodo di incubazione della malattia». Dalla scorsa settimana sono attivi, nei medesimi Drive in, i test antigenici rapidi, che consentono di avere, dopo circa venti minuti di attesa, la risposta immediata di negatività al tampone con relativo referto. Mentre in caso di test rapido positivo viene effettuato il tampone molecolare di conferma.

L'appello della Asl
La direzione generale della Asl, al cui vertice c'è il manager facente funzioni Patrizia Magrini, ha scritto: «Si coglie l'occasione per raccomandare a tutti i cittadini il massimo rispetto delle regole di distanziamento sociale, uso mascherina e lavaggio mani: la Asl sta facendo quanto necessario per garantire assistenza di qualità e posti letto in caso di necessità, con attivazione graduale progressiva dei posti necessari. I casi sono in aumento su tutto il territorio provinciale, nella stragrande maggioranza asintomatici e isolabili a domicilio: questo è un bene, ovviamente, ma rende ancora più facile la diffusione del contagio, che avviene per lo più nei contatti tra familiari e conoscenti. Anche amici e conoscenti trasmettono il contagio, con questa grande circolazione del virus, quindi non bisogna abbassare la guardia mai, bisogna mantenere la distanza di un metro con tutti, evitare ogni possibile occasione di assembramento e di riduzione delle precauzioni (fuori dalle scuole, nelle cene tra amici, nei negozi, nelle piazze). Fermare questa ondata è nelle mani di tutti i cittadini e nel loro comportamento di tutti i giorni. Siamo riusciti a ridurre l'ondata una volta, ne usciremo di nuovo, con l'impegno di tutti».

Gli altri numeri
Ieri 83 guariti. In totale sono 1.078. In isolamento domiciliare in Ciociaria ci sono attualmente 1.623 positivi e quasi 3.000 negativi. Numeri che stanno crescendo e che comportano un attività di tracciamento enorme da parte della Asl. In teoria la media è di 10 contatti per ogni caso positivo. Il che vuol dire 16.000 persone da monitorare. Cifra impossibile per qualunque sistema.
La nota di Cristofari
"Medici sotto stress per l'emergenza Covid". Questo il tema della conferenza stampa che terrà oggi il dottor Fabrizio Cristofari, presidente dell'Ordine provinciale dei medici. Il quale è anche responsabile del Pronto Soccorso di Frosinone. E in questa veste dice: «Tutti i pazienti che arrivano al Pronto Soccorso vengono visitati all'interno della struttura. In questi giorni c'è stato un forte afflusso e quindi è capitato che qualcuno ha dovuto attendere in ambulanza (come in tutta Italia). Ma le visite sono avvenute nel Pronto Soccorso e tutti i pazienti sono stati assistiti e ricoverati. In tempi rapidi considerando il momento. La pressione sul Pronto Soccorso? Certamente è aumentata in queste ultime settimane, ma stiamo gestendo la situazione».