A partire da lunedì prossimo la didattica a distanza si farà ancora più largo con prepotenza nella scuole del Lazio. L'ultima ordinanza firmata dal presidente Nicola Zingaretti prevede, infatti, il potenziamento «della didattica digitale integrata nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado e nelle Università. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado incrementano il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari al 50 per cento degli studenti, con esclusione degli iscritti al primo anno, mentre le Università incrementano il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari al 75 per cento degli studenti iscritti, con esclusione delle attività formative che necessitano della presenza fisica o l'utilizzo di strumentazioni».

Un modus operandi che andrà avanti per un mese.
Recrudescenza del virus permettendo. Il presidente Zingaretti, ieri, in un videomessaggio ai ragazzi di "Sapienza in Movimento" ha detto che «per le Università abbiamo preso dei nuovi provvedimenti: didattica a distanza per il 75% degli studenti e 25% in presenza con una attenzione particolare alle matricole, a chi usa i laboratori, ai tirocinanti in medicina ovvero a tutti quei soggetti la cui attività non può essere svolta con la didattica a distanza. Durerà un mese per fermare una curva che sta crescendo troppo. Ora è il tempo delle responsabilità individuali. Sono cosciente del sacrificio di una generazione, ma è un sacrifico utile a sconfiggere il virus, aspettando il vaccino e le cure che stanno arrivando».

«L'aumento dei casi positivi di Covid registrati negli ultimi giorni ha imposto nuove decisioni da parte delle istituzioni e un rinnovato senso di responsabilità per tutti. Per il contenimento dei contagi erano state adottate in tempo utile tutte le misure necessarie e le scuole si sono confermate essere dei luoghi a basso rischio. Da quanto emerge, infatti, sono altri gli ambiti in cui si diffondono i contagi tra i giovani. Ora però occorre mettere in atto nuove misure per il contenimento. Il criterio adottato per il ricorso alla didattica a distanza è quello di utilizzarla negli ultimi anni degli istituti superiori, lasciando in via preferenziale lo svolgimento delle lezioni in presenza per gli studenti più piccoli fino al primo anno delle superiori, che con più difficoltà riescono a gestire gli strumenti informatici. Al mondo della scuola e a quello dell'università rivolgo un appello affinché si continuino a essere adottatele misure opportune per agire contro la diffusione del virus. Oltre alle risorse stanziate dal Ministero dell'Istruzione, come Regione siamo già intervenuti con interventi a sostegno della dad» ha detto l'assessore regionale all'Istruzione Claudio Di Berardino.

Università di Cassino
In Aula solo con la prenotazione. L'Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale si appresta ad un'ulteriore stretta. Il rettore Giovanni Betta comunica che «al fine di ottemperare a quanto previsto dall'ordinanza emanata in data 21 ottobre 2020 dal ministro della Salute, d'intesa con il Presidente della Regione Lazio, contenente disposizioni per il potenziamento della didattica digitale integrata nelle Università, l'Unicas adotterà, da lunedì 26 ottobre, le seguenti misure: la prenotabilità delle aule sarà ridotta dall'attuale 50% al fine di ridurre il numero massimo di studenti presenti contemporaneamente nelle strutture universitarie; il sistema di prenotazione dei posti aula inibirà la prenotazione al superamento della soglia fissata dall'ordinanza (25% degli studenti iscritti); sul sito web dell'Ateneo, nella sezione dedicata all'emergenza Coronavirus, www.unicas.it/33939, sarà disponibile, da lunedì 26 ottobre, il link dove sarà possibile reperire il dato relativo al numero degli studenti che hanno avuto accesso alla struttura.
Il dato sarà aggiornato ogni giorno a fine giornata e permetterà di dare evidenza pubblica al rispetto di quanto disposto dall'ordinanza regionale».

Novità che, comunque, non stravolgono l'Unicas dove il lavoro agile per i dipendenti era stato sperimentato molti anni prima del lockdown. E anche durante la fase acuta dell'emergenza sanitaria l'Ateneo è stato sempre attivo: ben 8.203 le lezioni in diretta (pari a circa l'80%) mentre il 20%, ovvero 2.292, sono state quelle registrate.

La piattaforma google meet con l'87,33% pari a 8.801 accessi è stata la piattaforma più utilizzata dai docenti, seguita da google classroom con il 61, 82%, ovvero 6.230 accessi e poi, a seguire: you tube, skype, zoom e microsoft teams. Tra marzo e giugno dello scorso anno hanno conseguito la laurea oltre 500 studenti quindi queste nuove misure non stravolgono l'ateneo.