Scacco a un gruppo di romani, calabresi e stranieri, contiguo alla ‘ndrangheta, attivo nel settore del narcotraffico. Ieri tra Roma e Reggio Calabria i carabinieri hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 21 persone (di cui 14 in carcere, 6 ai domiciliari ed 1 all'obbligo di dimora), emessa dal gip del Tribunale di Roma Francesca Ciranna su richiesta della procura della Direzione distrettuale antimafia.

Custodia cautelare in carcere anche per Giampaolo Moscia, 43 anni, romano, all'epoca dei fatti detenuto nella casa circondariale di Frosinone. Scrive il gip: «Tutte le direttive sulla destinazione da dare alla sostanza, la ripartizione esatta del quantitativo, i contatti con i fornitori e con gli acquirenti sono stati trattenuti da Saltalippi Giulio e Moscia Giampaolo mentre si trovavano reclusi».

I due vennero anche sottoposti a una perquisizione in cella da parte della polizia penitenziaria che trovò e sequestrò i telefonini. In base alle accuse i due, mentre erano detenuti, «erano in contatto telefonico sia con i fornitori del narcotico sia con gli acquirenti». L'indagine "Domingo", sviluppata tra gennaio e ottobre 2019, è stata condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma.