Si continua a non dormire nelle periferie di Cassino.
In particolare nella zona di San'Antonino e di San Pasquale, tutto il territorio che da Sant'Elia porta a Cervaro passando per Cassino è territorio di "caccia" per bande, coppie, ladri di tutti i tipi, italiani, stranieri. I residenti sono esausti, si sono organizzati in ronde talmente organizzate da far impallidire gli eserciti, hanno montato a casa allarmi, sistemi di videosorveglianza, telecamere, sensori.

Una complessa organizzazione a cui si aggiunge una rete di mutuo soccorso e intervento. Non è insolito, infatti, chei vicini offrano compagnia e che si occupino di controllare le abitazione di chi si allontana per trascorrere una serata o qualche giorno fuori. O anche nei casi in cui ci sono donne sole con bambini o anziani in casa le "squadre" monitorano anche queste situazioni.

Un controllo continuo e costante che non è stato sospeso neanche di fronte alle nottate di maltempo, neanche ora, che il freddo inizia a farsi sentire. A piedi, in auto, in gruppo, il territorio è sotto controllo. E sono proprio i cittadini a fornire alle forze dell'ordine dettagli utili a risalire agli autori dei colpi. Nel pomeriggio, poi, i controlli si efettuano nei pressi dei canali di scolo o dei terreni adiacenti alle abitazioni dove, spesso, vengono ritrovati sentieri, percorsi usati proprio dai malviventi, o piccoli punti che mostrano segni di passaggio o di permanenza di più di una persona.

Uno dei problemi, al momento, sembra essere l'eccessivo flusso di informazioni che i diversi gruppi delle diverse zone si scambiano, a volte sono utili a ricostruire il quadro, altre volte, invece, creano confusione e riportano eventi accaduti anche giorni prima.