Quella che si chiude oggi è già la settimana del nuovo "picco" di contagi da Covid-19 in provincia di Frosinone.
Con 436 casi in sei giorni, per una media di 72,6 ogni ventiquattro ore. Vero che stanno incidendo le situazioni "arretrate", ma i numeri ammettono poche repliche. Finora era stata la quarta settimana quella del maggior numero di nuovi contagi: 214, per una media di 30,57.
Già sbriciolata. Eravamo a fine marzo e la sequenza era stata la seguente: 14 nuovi contagi il ventitré marzo, 32 il ventiquattro, 26 il venticinque, 47 il ventisei, 29 il ventisette, 42 il ventotto, 24 il ventinove. Adesso invece è andata così: 30 contagi il dodici ottobre, 39 il tredici, 63 il quattordici, 24 il quindici, 100 il sedici, 180 il diciassette. E manca il dato odierno. Nei 280 casi degli ultimi due giorni pesano le situazioni arretrate: 160.
E sono altrettante quelle che dovranno essere caricate nei prossimi giorni. Mentre contemporaneamente sta aumentando molto il numero dei tamponi giornalieri effettuati. Però è del tutto evidente che in questo momento la contagiosità del virus è alta. E c'è il boom di persone in isolamento domiciliare: circa mille positivi e almeno il doppio negativi. Cifre che testimoniano le difficoltà delle operazioni di tracciamento e di controllo.

Patrizia Magrini, direttore generale facente funzioni della Asl di Frosinone, però spiega: «Mi rendo perfettamente conto che certi numeri impressionano, ma la situazione è sotto controllo». Intanto il Fabrizio Spaziani di Frosinone ha sostanzialmente ripreso l'assetto da Covid hospital del marzo scorso, quando l'allora direttore sanitario Patrizia Magrini, unitamente al manager Stefano Lorusso, dispose la trasformazione.
Con 106 posti letto (sold out per settimane) dedicati a pazienti Covid: 26 a Malattie infettive, 20 a Terapia intensiva, 40 a Medicina Covid, 20 a Medicina d'urgenza Covid.

Dottoressa Magrini, oggi che assetto ha lo Spaziani?
«Ci sono 24 posti letto attivati a Malattie infettive, 6 a Terapia intensiva, 12 a Medicina d'urgenza Covid e 19 a Medicina Covid».

E da lunedì allo Spaziani ci sarà anche il reparto di Pneumologia.
«Certamente: 8 posti letto ordinari e 4 di sub-intensiva.
Con la guida del responsabile, il dottor Bruno Macciocchi. Si tratta di un trasferimento temporaneo da Cassino a Frosinone. Ma necessario e la "ratio" è evidente: garantire continuità di cura per pazienti Covid.
Detto in altri termini: se una persona ricoverata a Pneumologia per Coronavirus si aggrava ed ha bisogno di essere trasferita a Terapia intensiva, in questo modo si trova già nella stessa struttura. E non è necessario il trasferimento. Mi sembra logico oltre che funzionale.
Stiamo fronteggiando la crescita della curva».

Siamo di fronte alla seconda ondata?
«Siamo di fronte ad un aumento del numero dei contagi. Ma la situazione è perfettamente sotto controllo».

Quali altre disposizioni state prendendo come Asl? «La riattivazione di 19 postazioni di Medicina Covid e lo spostamento di Pneumologia sono operazioni che comporteranno dei cambiamenti».

È vero che è tornata la "pressione" al Pronto Soccorso?
«Arrivano più casi di qualche settimana fa e per questo abbiamo riattivato i 12 posti di Medicina d'urgenza Covid. Ma c'è anche un certo "ricambio". Nel senso che poi i pazienti vengono trasferiti nei reparti dedicati.
Per adesso 12 postazioni bastano».

Dottoressa Magrini, la Asl sta ripetendo moltissimi tamponi (circa 200). Per quale motivo: erano "fallati"? Il campanello d'allarme è stato rappresentato dall'onda anomala della curva dei contagi?
«Ci sono delle verifiche incorso e stiamo ripetendo molti tamponi, "richiamando" le persone.
Le conclusioni le tireremo alla fine».

Si parla di Rsa convenzionate che possono accogliere pazienti malati di Coronavirus e di Covid hotel.
«Esattamente. Ci saranno delle strutture private accreditate (due) dove potranno essere ricoverati pazienti Covid. Inoltre dalla prossima settimana saranno attivati due alberghi Covid: uno a Cassino e uno a Fiuggi. In queste strutture saranno collocate le persone che devono stare in sorveglianza domiciliare o in isolamento fiduciario. Parliamo sia di persone positive al Covid, sia di negativi che devono osservare un periodo di quarantena. Persone che magari non hanno un domicilio idoneo a garantire l'isolamento proprio o dei familiari. Come Asl abbiamo l'imperativo di garantire assistenza a tutti. E lo stiamo facendo».

Questa settimana, la trentatreesima dall'inizio della pandemia, ha già sbriciolato i numeri del "picco" di marzo. Cosa significa?
«La grande maggioranza dei nuovi casi di oggi sono asintomatici e paucisintomatici. E di conseguenza vanno in isolamento domiciliare. A marzo invece c'è stata una vera e propria ondata di ricoveri in ospedale, con molti casi in terapia intensiva. Questo va detto».

Negli ultimi due giorni ci sono stati 160 casi "arretrati". Per quale motivo?
«A marzo e aprile la media dei tamponi effettuati in provincia di Frosinone era di 300. E ogni contagiato aveva pochissime persone nel proprio "link". Oggi si effettuano fino a 1.300-1.400 tamponi e ogni contagiato ha moltissimi casi di link. Questo perchè a marzo e aprile c'era il lockdown, adesso no. D'altronde basta vedere i numeri delle persone in isolamento domiciliare per rendersi conto della situazione. Detto questo nei prossimi giorni, proprio per la presenza dei dati "arretrati", i numeri resteranno alti. Anzi, potrebbero perfino aumentare».

In tutta Italia è molto complicato il tracciamento.
E anche la provincia di Frosinone non fa eccezione.
File ai Drive in, ma anche persone che attendono per giorni la risposta degli esami effettuati. E sindaci che non vengono informati.
«I casi "arretrati" dipendono dai ritardi nelle cosiddette "registrazioni". E questo ha comportato inevitabilmente altri ritardi: nelle notifiche ai sindaci per esempio. Oppure nelle comunicazioni. Ma vorrei che tutti si rendessero conto del fatto che con 1.300 tamponi al giorno e il boom di persone in isolamento domiciliare, il lavoro che gli addetti a questo tipo di servizio stanno facendo è enorme».

Dottoressa Magrini, c'è il rischio che la situazione possa sfuggire di mano per quanto riguarda la curva dei contagi in provincia di Frosinone? «Assolutamente no. Ripeto: la situazione è perfettamente sotto controllo. L'ondata dei nuovi contagi è forte, ma la stiamo fronteggiando»