Prostituzione nelle case della prof, c'è il rischio che le ragazze possano lasciare subito l'Italia, così la procura di Latina chiede l'incidente probatorio. Dopo l'annullamento, da parte del tribunale del Riesame, degli arresti della professoressa frusinate Patrizia Caprara e del marito, l'imprenditore Gianfranco Grandi, la procura di Latina si gioca la carta dell'incidente probatorio. La coppia è accusata di favoreggiamento della prostituzione per aver affittato tre appartamenti a Terracina, Sabaudia e Latina a delle ragazze che si prostituivano.

Proprio le ragazze, ora, la procura intende ascoltare per definire i contorni del caso. L'incidente probatorio consentirà di raccogliere delle prove in questa fase, evitando che qualcuna possa, nel frattempo, rendersi irreperibile, come spesso accade nei processi per prostituzione.

L'incidente probatorio è chiesto dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza per cinque ragazze extracomunitarie, due brasiliane, una romena e due cubane. L'obiettivo della procura è verificare quale sia l'attività effettiva svolta negli appartamenti e se ci siano stati aiuti da parte della signora o del marito, difesi dall'avvocato Nicola Ottaviani. Inoltre andrà verificato come le prostitute siano arrivate nella zona di Latina, se esista una rete in giro per l'Italia in grado di piazzarle sul territorio e perché abbiano scelto proprio gli appartamenti della professoressa di Economia. Un altro capitolo degli accertamenti riguarda, inoltre, il periodo trascorso sul litorale pontino dalle ragazze e la tipologia dei contratti dalle stesse sottoscritti.

Il gip, ricevuta la richiesta da parte della procura di Latina, dovrà ora fissare la data dell'udienza per ascoltare le cubane, le brasiliane e la romena.
Secondo le accuse, l'esercizio della prostituzione era "itinerante" nel senso che le ragazze si fermavano anche solo per pochi giorni negli appartamenti, alternandosi, in modo da attrarre i clienti in ragione della novità della proposta sessuale. I clienti arrivavano anche da fuori regione, in particolare da Emilia Romagna, Toscana e Sicilia.

Solo pochi giorni fa, tuttavia, il tribunale del Riesame al quale si è rivolto l'avvocato Nicola Ottaviani, ha annullato l'arresto dei due accusati (la prof era finita in carcere, l'imprenditore ai domiciliari) sul presupposto della mancanza di certezza sulla consapevolezza dell'esercizio della prostituzione in quegli appartamenti.