"Rispettare le regole, soprattutto indossando sempre la mascherina, per far sì che le scuole restino aperte per tutto l'anno scolastico mettendole al riparo dalla pandemia di Covid ancora in atto. E occorre farlo non solo dentro la scuola, che ritengo un luogo assolutamente sicuro grazie ai protocolli che abbiamo creato e che ovunque si stanno osservando, ma bisogna farlo soprattutto fuori, quando siete a passeggio, con gli amici, nei locali, con fidanzate e fidanzati. Ecco: se tutti voi, cari studenti, vi comporterete con responsabilità, le scuole resteranno aperte. Noi ce l'abbiamo messa tutta per riaprirle e per farlo in condizioni di massima sicurezza per tutti, ma adesso è necessario uno sforzo congiunto. Insieme ce la possiamo fare. Ce la faremo".

E' stato questo il messaggio che la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha più volte lanciato agli studenti e alle studentesse nel corso della sua visita alla sede di via Armando Fabi dell'Istituto Agrario "Angeloni" di Frosinone che si è svolta questa mattina. Una visita che ha permesso alla ministra, giunta nel Capoluogo in perfetta forma e in tenuta sportiva, di conoscere a fondo una delle eccellenze della scuola ciociara e di farlo in occasione di un momento davvero speciale per l'Istituto, impegnato da giorni nella vendemmia. E così la Azzolina, dopo il benvenuto ricevuto dalla dirigente scolastica Alessandra Nardoni, i discorsi dei ragazzi, un mini concerto di organetti e dopo aver ricevuto vari e caratteristici doni, ha infilato un paio di stivaloni e di guanti forniti dalla scuola, si è dotata di una cesoia e si è "tuffata" nei vigneti della scuola traboccanti di uva. 

E qui, con al seguito dirigente scolastica, professori e studenti, ha tagliato simbolicamente diversi grappoli di uva mostrando apprezzamento e gioia di essere presente a questa fase della vendemmia. Quindi, è stata accompagnata in una "casa colonica" dove, circondata dai recinti con animali da fattoria, ha assistito alla torchiatura meccanica del vino, alla definizione della gradazione da parte dei ragazzi dell'"Angeloni" ed ha infine brindato insieme a tutti con un buon bicchiere di bianco doc. Subito dopo è tornata nei locali della scuola, ha rivolto un saluto sincero e partecipe agli alunni ed ai docenti di diverse classi ed è infine risalita in auto per tornare a Roma, al Ministero, dove l'attende un'altra giornata di intenso lavoro. 

Il discorso della Azzolina agli studenti

Prima di inoltrarsi tra i filari per la vendemmia, la ministra dell'Istruzione ha rivolto un accorato discorso ai ragazzi dell'Angeloni: "Pensate ai tanti sacrifici fatti nei mesi scorsi - ha esordito dopo i saluti di rito - alle rinunce che avete dovuto fare in un'età, come la vostra, in cui giustamente si vuole stare il più possibile con gli amici, con i propri affetti più cari, con i fidanzati. Pensate a quello quando oggi vi si chiede qualche piccolo sacrificio, E fatelo, nell'interesse vostro, dei vostri familiari e di tutta la collettività.

Far ripartire la scuola non è stato facile, è stato faticoso. E non è ripartita grazie a me ma grazie al lavoro dei dirigenti scolastici, dei docenti, del personale Ata e di tutti coloro che hanno creduto nell'importanza di riportarvi qui, in presenza. Adesso voi avete una grandissima responsabilità: noi ci siamo impegnati tutti al massimo per far sì che la scuola ripartisse, voi avete dei doveri morali perché dovete tenere comportamenti responsabili che ci consentano di far sì che la scuola resti aperta. Quindi - ha proseguito Lucia Azzolina - il fatto che oggi anche all'aperto abbiate le mascherine, e ieri come Governo abbiamo dovuto introdurre regole più stringenti in materia, serve a proteggere la vostra salute e quella di chi vi è accanto. 

L'appello agli studenti: "Siate responsabili e portate sempre la mascherina, specie fuori dalla scuola" 
"Ma le mascherine, oltre che a scuola secondo i protocolli stilati e dove sappiamo già che siete protetti da regole certe e ferree, da protocolli sanitari e comportamentali in grado di evitare il contagio da Covid, dovete indossarle soprattutto quando siete fuori, in giro, in compagnia, perché tutelare la vostra salute significa tutelare anche quella delle vostre famiglie, dei vostri genitori, nonni, parenti. E allora io qui ve lo chiedo non solo e non tanto da ministro ma da cittadina italiana: siate responsabili e portate questo messaggio anche all'esterno perché la scuola possa rimanere aperta: è infatti troppo importante che ciò accada, perché la didattica in presenza è insostituibile.

Voi avete sofferto già abbastanza nei mesi scorsi quando pur di non lasciarvi soli e abbandonati ci siamo inventati la didattica a distanza che ha salvato l'anno scolastico ma che non potrà mai sostituire la presenza, come siete qui oggi. Quindi il mio appello è: 'Impegnatevi e insieme ce la faremo'...". 

Il siparietto con il sindaco di Frosinone Ottaviani

Ad attenderla nel cortile della scuola, la Azzolina, poco prima di risalire in macchina, ha trovato il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Il primo cittadino le ha portato i saluti dell'Amministrazione comunale e della città, che l'esponente del Governo Conte ha gradito e ricambiato. Poi le ha consegnato una petizione e un sudario. 

Nella petizione il sindaco ha ribadito la necessità della fornitura urgente dei banchi monoposto, ancora non effettuata per circa 1.000 unità all'interno delle scuole del capoluogo, evidenziando anche l'opportunità, in ordine al rispetto del distanziamento interpersonale, dell'istituzione dei doppi turni scolastici, finanziando le ore aggiuntive del personale docente e non docente, attraverso le risorse del Recovery Fund. Subito dopo, Ottaviani ha omaggiato la Azzolina di un piccolo asciugamani (definito, nel linguaggio aulico, più comunemente, "sudario"), in cotone, ricamato a mano da alcune artigiane locali, con la dedica celebrativa dell'evento della vendemmia effettuata, recante la scritta "Alla Azzolina, per aver scoperto il gusto della fatica, nell'agricoltura". Il sindaco Ottaviani, alle domande dei giornalisti relative al dono del sudario, ha risposto laconicamente: "Alcune volte, la forma e la sostanza ruotano attorno alle virgole. Del resto, la scuola, in questo momento, ha bisogno di risorse straordinarie e non si può accontentare di briciole finanziarie".

Azzolina: "Sui banchi in due mesi abbiamo recuperato ritardi di venti anni"
Quanto ai banchi, la Azzolina la risposta l'aveva data poco prima ai giornalisti: "In due mesi abbiamo recuperato un ritardo di venti anni: i banchi mono posto arriveranno esattamente come ha detto il commissario Arcuri e sarà qualcosa di molto importante per l'Italia perché l'investimento lo abbiamo fatto per gli studenti e le studentesse che hanno assolutamente diritto ad ambienti di apprendimento più innovativi e anche a banchi nuovi che, ahimè, sono mancati per troppi anni".