Ieri in provincia di Frosinone soltanto 2 nuovi casi di Covid-19. Sono quelli relativi al giorno precedente (cioè lunedì). Ma sempre ieri alla Asl si è toccato il record dei tamponi effettuati: più di 950. E dalle notizie filtrate i tamponi positivi sono numerosi e quindi i casi di oggi potrebbero attestarsi tra i venti e i trenta.
Naturalmente l'Azienda Sanitaria sta effettuando il lavoro di tracciamento, fondamentale anche per risalire ai Comuni di residenza delle persone contagiate.
E questo significa che potrebbero pure essere soggetti residenti fuori provincia. Ma la cifra dei tamponi positivi è alta. Ricordiamo che finora il numero massimo di contagiati da Covid-19 in un solo giorno in Ciociaria è stato di 47, raggiunto il ventisei marzo scorso, in quella che resta la settimana del picco della curva dei contagi.
Il profilo della curva
I due contagi di ieri sono di persone residenti nei Comuni di Alatri e Veroli. Siamo nella trentaduesima settimana dall'inizio della pandemia in provincia di Frosinone. E si sono registrati 13 casi il cinque ottobre e 2 il sei. In totale quindi 15, per una media di 7,5 ogni ventiquattro ore. Nella trentunesima settimana l'andamento era stato il seguente: 13 casi il ventotto settembre, 3 il ventinove, 11 il trenta, 15 il primo ottobre, 21 il due, 19 il tre e 23 il quattro ottobre. Per un totale di 105 in sette giorni. La media è stata di 15 ogni ventiquattro ore. La trentesima settimana, quella precedente ancora, si era chiusa con 99 nuovi contagi, per una media di 14,14. Con questa sequenza: 8 casi il ventuno settembre, 9 il ventidue, 1 il ventitré, 13 il ventiquattro, 31 il venticinque, 21 il ventisei, 16 il ventisette. L'andamento completo dei contagi nelle diverse settimane: 1,14 casi al giorno la prima settimana, 7,4 la seconda, 15,85 la terza, 30,57 la quarta, 15,71 la quinta, 8,42 la sesta, 6,71 la settima, 5 l'ottava, 2 la nona, 1 la decima, 0,85 l'undicesima, 0,42 la dodicesima, 0,71 la tredicesima, 0,57 la quattordicesima, 0,57 la quindicesima, 0,14 la sedicesima, 0,57 la diciassettesima, 0,85 la diciottesima, 0 la diciannovesima, 0,57 la ventesima, 0,28 la ventunesima. E 0 casi nella ventiduesima. Quindi, 1,14 nella ventitreesima e nella ventiquattresima, 5,85 nella venticinquesima, 14,14 nella ventiseiesima. E 6,2 nella ventisettesima. Poi 5,57 nella ventottesima. E 2,28 nella ventinovesima, 14,14 nella trentesima. Nella trentunesima 15. Poi i dati mensili: una media di 13,8 casi al giorno a marzo, 7,63 ad aprile, 0,83 a maggio, 0,46 a giugno, 0,35 a luglio, 5,16 ad agosto. A settembre 223 in trenta giorni. Per una media di 7,43.
Ad ottobre finora 93 casi in sei giorni. La media è di 15,5 ogni ventiquattro ore. Dicevamo della settimana del picco: 14 nuovi contagi il ventitré marzo, 32 il ventiquattro, 26 il venticinque, 47 il ventisei, 29 il ventisette, 42 il ventotto, 24 il ventinove marzo. Insomma, 214 contagi. La media fu di 30,57. Ma fu proprio in quel momento che i vertici dell'Azienda Sanitaria di Frosinone (il manager Stefano Lorusso e il direttore sanitario Patrizia Magrini) decisero per la strategia di attacco: tamponi a tappeto per individuare gli asintomatici.
La situazione in ospedale
Al momento ci sono 14 pazienti Covid ricoverati presso l'ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone. Tutti nel reparto di Malattie infettive, che ha 14 posti che però possono facilmente trasformarsi in 26 considerando anche il piano superiore. Come successe nel momento di maggiore impatto della pandemia, all'inizio. Quando cioè l'allora manager Stefano Lorusso e il direttore sanitario (oggi direttore generale facente funzioni) Patrizia Magrini avviarono la trasformazione del Fabrizio Spaziani in Covid hospital e hub di riferimento. Con questi numeri: 26 posti a Malattie infettive, 40 nel reparto di Medicina Covid, 20 in quello di Medicina d'urgenza Covid e 20 in Terapia intensiva. Per un totale di 106. Va detto che in questo momento non ci sono malati Covid in Terapia intensiva. E questo è un dato da tenere in grande considerazione. Un paziente, già ricoverato, che ha avuto bisogno della terapia intensiva (ma non dell'intubazione) è stato trasferito allo Spallanzani di Roma nella notte tra lunedì e martedì.
Ad ogni modo è evidente che qualora dovesse servire la Asl di Frosinone è pronta a riattivare l'assetto da Covid hospital del Fabrizio Spaziani.
L'isolamento domiciliare
In tale situazione ci sono più di mille persone in questo momento in provincia di Frosinone. I positivi, quelli che cioè hanno contratto il Coronavirus, sono 201. Si tratta di persone asintomatiche o paucisintomatiche, che quindi hanno un quadro ampiamente gestibile sul piano clinico. Mentre sono 800 i negativi, vale a dire le persone che non hanno il virus ma sono venute in contatto con i contagiati. Quelli che cioè fanno parte dei link. Numeri cresciuti in maniera esponenziale in questi ultimi due mesi, da agosto in poi. Naturalmente il fatto che ci siano pochi ricoveri in ospedale è un dato importante. Durante il lockdown ogni caso positivo aveva di media dai quattro ai cinque contatti. Mentre ora i contatti per ogni contagiato oscillano tra i dieci e i venti. Mille persone a casa (in sorveglianza domiciliare i positivi, in isolamento fiduciario i negativi) ovviamente comportano un super lavoro per gli operatori sanitari (medici, infermieri, ausiliari) dell'Unità operativa complessa Igiene Pubblica. Alle prese anche con il monitoraggio delle situazioni nelle scuole.
Tamponi e test
Ieri il record dei tamponi orofaringei effettuati in provincia di Frosinone: 950. Per fare dei raffronti, basta considerare che nelle settimane iniziali, quelle del maggior impatto della pandemia, la media dei tamponi era di 300. Con punte massime di 420. Nelle ultime settimane si viaggia ad una media oscillante tra i 600 e i 700. Con le tre postazioni Drive Through di Frosinone, Cassino e Sora molto impegnate. Poi ci sono i test sierologici effettuati dall'Azienda Sanitaria Locale di Frosinone su diverse categorie di operatori. Finora ne sono stati effettuati 19.434: i positivi sono 351,per una percentuale dell'1,8%. Sul versante dei test sierologici i positivi sono quelli che hanno sviluppato gli anticorpi, che quindi hanno contratto il Coronavirus nella maggior parte dei casi da asintomatici o da paucisintomatici.
Il test sierologico rappresenta un importante strumento per stabilire la circolazione del virus. Gli anticorpi sintetizzati a seguito dell'infezione sono di tre tipi. Si parte dalle immunoglobuline di tipo M (IgM): sono gli anticorpi prodotti nella fase iniziale della malattia. La positività per le IgM individua quindi un'infezione recente. Quindi ci sono le immunoglobuline di tipo G (IgG): sono gli anticorpi prodotti in una fase più tardiva, definiti anticorpi della memoria. Infine le immunoglobuline di tipo A (IgA): alcuni test valutano pure la presenza delle IgA, che sono gli anticorpi presenti sulla superficie delle mucose dell'apparato respiratorio.
Aumentano i guariti
I guariti, quelli che cioè hanno superato la malattia, sono saliti a quota 802. Su 1.180 contagiati. Il 67,9%. Ma è evidente che questo numero è destinato a salire. E questo conferma il funzionamento delle cure nei confronti della malattia.
I diversi indici
I residenti nei 91 Comuni ciociari sono 489.083. Il tasso di mortalità misura il rapporto tra i morti per la pandemia (60) e il numero degli abitanti. Significa che c'è stato un decesso per Coronavirus ogni 8.151,38 abitanti. Con un indice di mortalità pari allo 0,012%. Dividendo quindi il numero degli abitanti per quello dei soggetti trovati positivi al Covid (1.180), emerge che è stata infettata una persona ogni 414,47 residenti. Poi c'è l'indice di letalità, cioè il rapporto tra persone finora contagiate (1.180) e decessi (60). Questo rapporto è pari al 5,08%.