Con l'inizio della stagione venatoria riesplode la questione cinghiali. Dal 2018, il consigliere comunale Maurizio Maggi chiede al sindaco un incontro con le associazioni di categoria per contribuire a risolvere l'annoso problema. Soprattutto adesso che è intervenuto il sottosegretario del ministero delle Politiche Agricole Giuseppe L'Abbate. «L'intervento del sottosegretario spiega Maggi avvalora, se ce ne fosse bisogno, quello che io sostengo da tempo. Il 25 ottobre 2018 ho presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno, votato all'unanimità, che impegnava il sindaco, quale autorità sanitaria e responsabile della sicurezza pubblica, a convocare con urgenza un incontro con le associazioni di categoria per condividere le proposte sulla gestione della caccia al cinghiale da sottoporre agli organi preposti.

Non ricevendo risposta, il 23 dicembre 2018 ho presentato in Consiglio un'apposita interrogazione.
Anche in quell'occasione il sindaco ha assunto l'impegno di attenersi a quanto avevo richiesto ed era stato votato dall'Assise civica. Il 17 febbraio 2020 inoltro una diffida al presidente del Consiglio comunale e al Segretario generale. Quest'ultimo, il 19 febbraio, trasmette la mia richiesta al sindaco e alla Giunta per avere chiarimenti in merito. Ad oggi nulla è stato fatto, con sindaco e Giunta che continuano a disattendere quanto ha deliberato il Consiglio, ma soprattutto dimostrano disinteresse verso un problema serio. Che si potrebbe risolvere con piani di abbattimento selettivo dei cinghiali e con un fondo per il risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica».