Il trasporto ferroviario regionale nel Lazio, croce e delizia delle migliaia di pendolari che quotidianamente viaggiano sulle rotaie per motivi di studio, lavoro, salute, per turismo e per piacere. Pendolari e viaggiatori che, ormai da anni, chiedevano un miglioramento del trasporto ferroviario del Lazio. Un miglioramento dei servizi, della qualità del trasporto e del viaggio stesso, un ammodernamento delle vetture, il superamento delle criticità e più comfort a bordo.
Viaggia proprio in questa direzione la scelta della Regione Lazio di investire sul trasporto ferroviario con il "Contratto di Servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale tra la Regione e Trenitalia". Un accordo della durata di 15 anni che prevede, entro il 2024, il rinnovamento del 100% della flotta, con l'arrivo di 65 Treni Rock, 3 bimodali e 4 regionali veloci. Sono, inoltre, previsti investimenti per 110 milioni di euro per riammodernare i treni già in esercizio. E più posti per i pendolari: nel 2024 ci sarà un aumento di 145.000 posti a sedere. Ma già nel 2019 è stata garantita una maggiore offerta di posti a sedere sui treni nelle fasce orarie e nelle linee più frequentate: come quelle da Frosinone, Cassino, Colleferro e Fiumicino con 9.148 posti in più.
Una vera e propria rivoluzione per i viaggiatori, che va ad affiancarsi al potenziamento dell'Alta Velocità, in particolare con l'arrivo del Frecciarossa in Ciociaria. Ne abbiamo parlato con Sabrina De Filippis, direttore Divisione Passeggeri Regionale Trenitalia, anche lei pendolare da anni, prima per studio poi per lavoro.
E con l'assessore ai Lavori Pubblici e Mobilità della Regione Lazio, Mauro Alessandri.
Dottoressa De Filippis, con il Contratto di Servizio si apre una nuova era per i pendolari. Quali le novità più rilevanti?
«Per il Lazio è stato fatto e si sta facendo un grande lavoro. Una delle più importanti novità di questo Contratto di Servizio è la durata e l'ingente ammontare degli investimenti. I contratti di servizio in passato erano di breve durata e questo non consentiva di introdurre significativi cambiamenti. Questo ha invece una durata complessiva di 15 anni – a partire dal 2018. Proprio la lunga durata consentirà maggiore efficienza nei lavori e l'investimento di circa un miliardo e mezzo di euro per rinnovare il 100% della flotta con l'acquisto di 72 nuovi treni tra Rock, bimodali, linee diesel ed elettriche e 4 treni ad oltre 200km/h. Sarà poi possibile realizzare interventi di ristrutturazione di treni e impianti e investire in nuove tecnologie. Ciò si è reso possibile grazie alla fiducia che la Regione ha voluto dare a Trenitalia.
E all'impegno dei nostri ferrovieri che, con l'occasione, voglio ringraziare per il grande lavoro di squadra svolto».
Ha parlato di investimenti su nuove tecnologie.
Quali le più importanti per i viaggiatori?
«In primis, le nuove tecnologie di bordo: un treno che è costretto a fare tante fermate con tecnologie di bordo innovative lo fa in tempi più ridotti e questo garantisce maggiori standard di puntualità. Poi l'arrivo dei people counter per il conteggio dei passeggeri e la videosorveglianza live sui treni per garantire maggiore sicurezza ai viaggiatori. Ci sarà, inoltre, l'accesso wi-fi al portale di bordo».
Tornando al rinnovamento del 100% della flotta, questo consentirà anche un aumento considerevole dei posti a sedere. Quali le cifre e, nello specifico, quelle riferite alla Ciociaria?
«Con l'arrivo dei 72 nuovi treni, nel Lazio, ci saranno circa 145.000 posti a sedere in più, rispetto al 2018, entro il 2022. Un incremento che riguarderà principalmente le fasce pendolari. Per le tratte ciociare è previsto un incremento dei posti a sedere del 40%.
Nel 2024 circoleranno sia i Treni Rock che i Vivalto totalmente ristrutturati – introducendo treni Vivalto con otto vetture».
Un'offerta ferroviaria in continuo cambiamento per migliorare e soddisfare gli utenti. Ad oggi il 79,5% si ritiene soddisfatto. Quali i prossimi passi per continuare a viaggiare nella direzione dell'innovazione?
«Innovazione per noi non è so lo questione di tecnologia. È anche un nuovo modo di viaggiare.
Nell'ambito del trasporto regionale abbiamo progetti di intermodalità con soluzioni treno-bus per località di interesse turistico o industriale, sulla Roma-Cassino, attivi proprio da oggi, 28 settembre. Ci saranno collegamenti intermodali tra stazioni e centro città.
Grazie ad accordi stipulati, sarà garantita la giusta combinazione di orari e la vendita di tutti e due i biglietti sul nostro sito. Ma innovazione è anche viaggiare nella direzione della sostenibilità ambientale, i treni Rock garantiscono fino ad un 30% di emissioni in meno e sono riciclabili. L'obiettivo è, inoltre, quello di ridurre le emissioni di rumore e di anidride carbonica. Un grande vantaggio in un territorio come quello ciociaro che è densamente abitato nei pressi delle stazioni».
Dello stesso avviso l'assessore regionale alla mobilità Alessandri che ha rivendicato con orgoglio la scelta della Regione di investire sul trasporto ferroviario.
Assessore, quali i principali vantaggi per i viaggiatori – in particolar modo per i pendolari ciociari grazie al Contratto di Servizio?
«Il nuovo Contratto di Servizio comporterà per la Fl6 l'ultimazione del rinnovo totale del materiale rotabili e investimenti sulle tecnologie che consentiranno velocizzazione ed affidabilità della rete, limitando ritardi e disservizi».
Un contratto di lunga durata rispetto a quelli del passato. Perché questa scelta?
«La sostenibilità economica di un piano di investimenti fortemente ambizioso come quello presentato da Trenitalia ci ha fatto ritenere congruo ed opportuno allungare la durata del contratto a 15 anni, dopo un'approfondita fase istruttoria e il necessario iter».
Il piano di interventi prevede un rinnovamento del 100% della flotta, ciò a vantaggio anche di chi sceglie di spostarsi in treno per motivi turistici. Si potrà viaggiare con maggiori comfort. Questo, insieme all'alta velocità, pensa che possa essere la svolta per il rilancio turistico della Ciociaria? «Sicuramente. Per noi la mobilità non si ferma al semplice trasporto di utenti ma è il fulcro essenziale di una rete che collega territori, muovendo così economia e turismo. Sviluppare i servizi di trasporto pubblico garantisce il diritto e l'opportunità per tutti di conoscere le nostre meravigliose terre, dando così slancio ai territori».
Da qui ai prossimi 15 anni come vede il trasporto ferroviario della Regione Lazio?
«Gli investimenti di questi anni sui materiali rotabili, sulle tecnologie e sulle infrastrutture, insieme alla chiusura dell'anello ferroviario – obbiettivo strategico su cui siamo a lavoro – ci permetteranno di avere un sistema di trasporto più efficiente e più sostenibile.
La grande azione che stiamo inoltre portando avanti sul trasporto pubblico locale consegnerà ai cittadini e alle cittadine del Lazio un sistema di mobilità integrato».