Per sette classi della scuola di San Rocco i doppi turni continueranno più del previsto. Lo scontro sulla mancanza delle aule diventa politico. Protagonisti il consigliere Augusto Vinciguerra e il sindaco Roberto De Donatis, con quest'ultimo che risponde a tono al consigliere annunciando un accordo con la BpC per reperire le aule che servono. Ma spiegando anche che i tempi per sistemare i nuovi locali non saranno brevi.

«Parliamo della sostituzione di un'intera scuola per motivi di sicurezza, un plesso con undici classi  - dice il sindaco - Abbiamo rispettato i tempi pubblicando l'avviso esplorativo rivolto ai privati a inizio agosto, visto che il Comune non possedere locali adibiti a scuola di pronta disponibilità. Un iter che ha richiesto istruttorie e ha scartato strade non praticabili. Una vicenda complessa anche quella legata ai locali dell'Agenzia di formazione, la cui proposta contrattuale del privato non è in linea con i dettami ai quali deve attenersi l'amministrazione. Stiamo definendo un accordo con la Banca Popolare del Cassinate, proprietaria dei locali dell'ex scuola Santa Giovanna Antida, che confidiamo di concludere a breve; speravamo di farlo prima, ma è in corso la definizione dei dettagli sui costi degli interventi e sui tempi per rendere la nuova scuola adeguata alle esigenze degli studenti che oggi fanno i doppi turni. Si tratta di lavori importanti che richiederanno del tempo».

Intanto si cerca una soluzione provvisoria: «L'amministrazione, di concerto con la dirigente scolastica, si è attivata per reperire ulteriori quattro classi presso l'edificio "Cesare Baronio", attualmente sede della scuola "Ruggeri", per agevolare almeno i bambini della scuola primaria  - assicura De Donatis - Per loro sarà possibile il ritorno agli orari mattutini in aula entro il 10 ottobre secondo quanto mi riferiscono gli uffici».

Infine la risposta al consigliere Vinciguerra: «È stato un intervento scomposto da parte di un consigliere assente dall'inizio della consiliatura, che non si confronta sulle problematiche dell'amministrazione, che non è mai venuto a chiedere lumi sull'azione amministrativa, nemmeno quando era in maggioranza, e che oggi fa una figura barbina. Avrei gradito che, in ragione dell'importanza della tutela del diritto allo studio, avesse compiuto un'azione di approfondimento delle carte attraverso un accesso agli atti. Ma evidentemente la campagna elettorale si avvicina».