Un gruppo di lavoro misto composto dai rappresentanti degli istituti comprensivi, da personale della polizia locale e del settore scuola del Comune si occuperà di monitorare le criticità emerse in termini di assembramenti di persone al di fuori delle scuole, di sicurezza stradale e di fluidità del traffico veicolare e di studiare le opportune contromisure per evitare l'insorgenza di eventuali situazioni di pericolo.

È l'esito della riunione indetta per la giornata di ieri a piazza VI dicembre, nella sede del Comune, cui hanno preso parte il comandante della polizia locale Donato Mauro, il dirigente del settore scuola Antonio Loreto e i rappresentanti dei quattro comprensivi all'indomani del primo giorno di scuola che aveva evidenziato alcune situazioni potenzialmente patogene per la sicurezza.

Mentre in tutti gli istituti tutto è filato praticamente liscio, l'unico problema che si è verificato nei pressi delle scuole, in modo indifferenziato, è stato quello degli assembramenti dei genitori. Infatti tantissimi mamme e papà, forse per il piacere di ritrovarsi dopo il lungo periodo di lockdown scolastico e scambiare le immancabili "quattro chiacchiere" dopo avere accompagnato i figli agli ingressi, hanno creato folti gruppi davanti alle scuole.

Una situazione di rischio non solo sanitario, ma anche di intralcio al traffico. Non a caso, nelle ore di entrata e uscita dagli istituti la circolazione è impazzita con file e intasamenti.  «Ci siamo dati un termine congruo di tempo, qualche giorno  -ha detto il comandante della polizia locale Donato Mauro - per capire come evolve la situazione e soprattutto per avere contezza del fatto se servano delle misure straordinarie, anche sulla disciplina del traffico veicolare, per garantire la sicurezza di automobilisti e pedoni e per tutelare la salute pubblica».

«I provvedimenti restrittivi  -ha proseguito il colonnello Mauro - giustamente adottati dai dirigenti scolastici, nell'impedire l'accesso alle scuole di genitori e parenti, ha praticamente spostato fisicamente il problema all'esterno degli istituti, tanto che si è appesantito il traffico e si sono venuti a creare capannelli di persone in attesa, o comunque ferme, nei piazzali e sui marciapiedi. È evidente che non va creato allarmismo, ma è altrettanto importante tenere alta la guardia, poiché se il fenomeno si dovesse ripetere e consolidare a quel punto si dovrà intervenire in maniera incisiva. C'è da capire, poi, se lo scaglionamento degli ingressi, una volta entrato bene a regime e una volta metabolizzato bene dai genitori degli alunni, sia una misura che complica la fluidità del traffico, creando situazioni di criticità dal punto di vista della sicurezza stradale e ambientale, o se addirittura vada, invece, a migliorare la scorrevolezza del flusso di automobili. In casi particolari c'è l'extrema ratio: dove possibile, per l'esistenza di bypass stradali e di percorsi alternativi, si potrebbe interdire il traffico in alcune zone, ma, allo stato attuale, ogni conclusione è prematura».

«Dobbiamo ancora  - ha concluso il colonnello Mauro -aspettare qualche giorno per avere un quadro attendibile e per decidere eventualmente di prendere delle contromisure».