In migliaia sono scesi per le strade di Artena per far sentire la loro voce: la comunità è con Willy. Le fiaccole giovedì sera hanno illuminato le strade riempite da tantissime persone, moltissimi i giovani. Hanno raccolto l'invito del sindaco Felicetto Angelini che da subito si è stretto attorno alla famiglia del giovane di Paliano pestato a morte il 6 settembre scorso a Colleferro.

E proprio ad Artena Willy lavorava come cuoco, all'Hotel degli amici, e in questo stesso paese vivono i quattro ragazzi arrestati con l'accusa di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Tre in carcere, i fratelli Marco e Gabriele Bianchi e Mario Pincarelli, e ai domiciliari Francesco Belleggia.

«Il silenzio di migliaia di Artenesi ha gridato il dolore, la rabbia e lo sdegno della nostra gente ha scritto in un post il sindaco Angelini. Un silenzio assordante! Un silenzio che Willy ha ascoltato. E ci ha sorriso».
E il sorriso di Willy è stampato anche sul murale che è stato realizzato ad Artena con su scritto "Il vero guerriero non usa la forza ma il coraggio". Quel coraggio che ha avuto il ventunenne che ha cercato di difendere un suo amico.

Le indagini
Intanto proseguono senza sosta le indagini per la morte di Willy. Si continuano ad ascoltare persone. Ieri mattina è stato convocato in procura a Velletri uno degli occupanti del suv con cui tre dei quattro arrestati sono tornati nel paese dove vivono dopo l'aggressione. E dopo gli "atti irripetibili" sulla tappezzeria dell'auto, in cui sarebbero state isolate tracce organiche trovate tra i sedili posteriori e i tappetini, la ricerca della verità sulla morte del giovane passa anche per i telefoni cellulari degli indagati. La procura di Velletri ha disposto infatti, come atto irripetibile, la copia forense dei telefoni cellulari al fine di cercare nuovi elementi investigativi. Atti che si svolgeranno nei prossimi giorni. Per martedì è previsto, invece, l'esame sui vestiti e sulle scarpe dei quattro arrestati.