Rimandato a questa mattina l'interrogatorio di garanzia per rogatoria della professoressa Patrizia Caprara arrestata insieme al marito Gianfranco Grandi, accusati di favoreggiamento della prostituzione. Per la cinquantottenne, docente di Economia, l'interrogatorio si terrà nel carcere di Rebibbia davanti al gip Sapio, mentre il sessantenne, per il quale sono stati disposti i domiciliari, sarà ascoltato domani dal giudice Bracaglia Morante nel tribunale di Frosinone. La coppia di insospettabili di Frosinone è difesa dall'avvocato Nicola Ottaviani.

I due sono stati raggiunti sabato nella residenza di Terracina, proprio una delle villette che secondo gli investigatori sarebbe stata ceduta in locazione come casa del sesso. I due, stando al materiale raccolto nell'indagine, avrebbero consentito dietro il pagamento di un canone, a molte ragazze straniere, di esercitare la prostituzione in due ville di proprietà a Terracina e Sabaudia e in altre abitazioni prese in affitto. Il costo, tra i 50 e i 100 euro per ogni "utilizzo". L'indagine, avviata nove mesi fa, è partita da alcune inserzioni, che avevano insospettito gli uomini del Commissariato di Terracina. Sono seguiti i controlli, i blitz nelle abitazioni, la raccolta e l'incrocio dei dati, oltre che il racconto di alcuni testimoni.

Le ville di proprietà della coppia non sarebbero state le uniche residenze utilizzate per "ospitare" le prostitute. La coppia prendeva in affitto anche altre abitazioni, per piccoli periodi, sempre tra Terracina e Sabaudia, e per evitare movimenti sospetti metteva le ragazze in contatto con dei tassisti irregolari e dei factotum affinché loro non dovessero spostarsi troppo dalle abitazioni. Uno di questi "tassisti" è indagato per favoreggiamento, si tratta di un uomo di Fondi, di 65 anni, che avrebbe avuto anche il ruolo di "palo", in caso di visite sospette delle forze dell'ordine.