Tampone negativo perla bambina di sei anni di una prima classe della scuola Santa Maria De Mattias.
Oggi i suoi ventitré compagni di classe e la sua insegnante, dopo gli ultimi giorni passati a casa, torneranno a occupare i loro banchi e la cattedra. Soddisfatte le famiglie degli alunni dell'istituto che si è dimostrato, anche in questa occasione, attento e pronto a fronteggiare la situazione mettendo in pratica con rapidità il protocollo, tutelando così la salute dei bambini. Tuttavia a creare problemi per l'avvio dell'anno scolastico non è soltanto l'emergenza Covid-19.

Gli istituti comprensivi di Sora, come deciso dal sindaco Roberto De Donatis, riapriranno il prossimo 24 settembre. Un giorno tanto atteso sia per i bambini che per le famiglie. I lavori di adeguamento nei plessi scolastici volgono ormai al termine, anche perché deve partire anche la macchina organizzativa per l'appuntamento elettorale di domenica e lunedì prossimi; molte scuole saranno infatti allestite per il voto sul referendum. Poi, una volta sanificate, le chiavi dei plessi torneranno nelle mani delle dirigenti scolastiche che potranno predisporre la segnaletica per accogliere i piccoli studenti. A sollevare dubbi e perplessità sono i genitori della scuola di San Rocco.

«A meno di una settimana dalla ripresa delle lezioni non sappiamo se la scuola dei nostri figli riaprirà - sbotta un genitore -. Si paventa la possibilità della turnazione, forse presso la scuola Schito-Vicenne. I nostri figli dovrebbero entrare a scuola alle 14.30, dopo che hanno finito i loro compagni e dopo la pulizia. Uscirebbero così nel tardo pomeriggio. E la danza, la scuola di calcio, il nuoto? In questo modo ai nostri bambini verrebbero di fatto negate le attività extrascolastiche. Se questa è una situazione momentanea, vogliamo sapere fino a quando». Il sindaco Roberto De Donatis spiega che i bambini verranno trasferiti in uno stabile di via Cellaro, dove nei prossimi giorni partiranno i lavori. Di sicuro la scuola di San Rocco resterà ancora chiusa.