Ceccano si risveglia divisa, giustizialisti da una parte e garantisti dall'altra. Impazza il dibattito social a seguito fatti accaduti lunedì sera in piazza Berardi. Dopo le violenze inferte alla moglie davanti a numerosi testimoni, il candidato consigliere nella lista Marco Corsi Sindaco, ha spaccato l'opinione pubblica della Contea scatenando un dibattito al vetriolo.
«È un episodio spiacevole che sarebbe stato meglio se non fosse accaduto - interviene l'avvocato Giampiero Vellucci, legale del candidato alle amministrative, finito nell'occhio del ciclone - Tuttavia mi sento di dire che Ezio Bronzi, finito al centro della polemica dopo l'episodio dello scorso lunedì, è stato accusato di essere violento e pericoloso ingiustamente.

La fantasiosità delle ricostruzioni che altri hanno dato dell'episodio non rispecchia ciò che è stato: si è trattato invero di un litigio coniugale, del quale il signor Bronzi si è già scusato con la propria coniuge. Da questo episodio non si può ricavare un profilo di pericolosità che altri hanno già iniziato ad attribuire al mio assistito, strumentalizzando l'episodio. Una persona incensurata, che non ha mai avuto a suo carico nessun'accusa».
«Nel tornare a vivere la candidatura con la serenità con cui l'ha accolta, il signor Bronzi diffida chiunque dallo strumentalizzare l'episodio - continua il legale - Il tutto è già rientrato e non può, in quanto episodio isolato, connotare negativamente una vita coniugale condotta sempre in un clima di serenità e cordialità.

Non possiamo giudicare una persona che ha condotto finora, dentro e fuori il matrimonio, una vita serena, a seguito di un singolo episodio», ribadisce infine.
A pochi giorni dall'appuntamento elettorale del weekend è palpabile come, per le tre coalizioni in gioco, si stia registrando un crescente fervore per il tanto atteso voto dopo undici mesi di commissariamento. Il dibattito, in un confronto che non accenna a stemperarsi, continua non solo tra i candidati ma anche tra i cittadini. Non manca chi cerca di far ricadere nel calderone di questo episodio di cronaca anche le persone che sono state a stretto contatto, nei mesi della campagna elettorale, con il candidato che avrebbe picchiato la moglie: "Che poi se un candidato mette nelle proprie liste determinate persone, che compiono questi gesti, gliela vogliamo dare una responsabilità politica o no? Glielo vogliamo chiedere perché ha costruito la sua coalizione in questo modo o no?".

Il tema è quello della violenza sulle donne con accuse reciproche di strumentalizzazione che molti cittadini stigmatizzano: "Infatti la politica qui non c'entra proprio. Si butta tutto in politica", scrive qualcuno. "Spesso la violenza sulle donne e bambini è taciuta, ma sapeste in quante case avviene. Soprattutto questi sono argomenti delicati su cui collaborare e non attaccare", dice qualcun altro. In realtà, come in tanti hanno sottolineato, l'unica parola che conterà sulla lite di lunedì, sarà quella degli inquirenti. I candidati ci hanno tenuto a prendere le distanze dall'episodio, cercando di spostare l'attenzione del dibattito sui temi amministrativi che saranno fondamentali a partire dal 22 settembre. Ma quello della violenza sulle donne è diventato un altro tema centrale che la prossima amministrazione dovrà affrontare. Sarà cruciale mettere in campo iniziative concrete per prevenire nuovi episodi. A leggere i programmi dei tre candidati solo in quello di Roberto Caligiore c'è scritta nero su bianco la volontà di potenziare le attività di ascolto e prevenzione delle donne.