Basta con risse e spaccio. Come pure bullismo e minorenni sballati. Evidenza delle evidenze! Senza fronzoli o maschere imbellettate per dire che vada tutto bene. Forse dovrebbe andare tutto bene, con una piazza Labriola, insieme ad altri angoli meravigliosi tutt'intorno che rendono Cassino un approdo di divertimento che fa arrivare ragazzi dall'alto casertano, dal molisano, dalla Valcomino e dalla valle dei canti oltre che dall'hinterland Cassinate.

Ma gli affari illeciti serpeggiano al pari di quelli leciti.
Lo sballo, quello vero, è a portata di mano, anche in mezzo alla folla. Uno scambio veloce da parte di ragazzi e giovanissimi che spesso non hanno neppure bisogno di nascondersi da occhi indiscreti. Altre volte popolano, a turni, le aree immediatamente adiacenti, meno illuminate, oppure l'area alle spalle del Comune che fu oggetto di un grosso sequestro proprio ai piani alti del palazzo Fucsas.

Minorenni, alcol e mix con medicinali, poi sono i residenti a pagarne le conseguenze con androni dei palazzi scambiati per toilette, vomito ovunque, e schiamazzi fino a tardissima notte. Ragazzini portati a spalla, barcollanti, altre volte risse o litigi da spavento.
Le istituzioni si mobilitano
Tanti gli appelli alle istituzioni, dall'intervento dei vigili urbani al fianco delle forze di polizia - sempre in giro nel weekend - alle telecamere o all'illuminazione nei punti nevralgici. Adesso le istituzioni hanno deciso di scendere in piazza per stare tra i giovani. Una iniziativa voluta dal sindaco Enzo Salera sulla quale si è messo al lavoro l'assessore alle Politiche giovanili Luigi Maccaro coinvolgendo l'Unità mobile di Exodus, il Ser.D. di Cassino e il Dipartimento dipendenze della Asl di Frosinone. Insieme alle istituzioni che da anni si occupano di dipendenze ci saranno i volontari del servizio civile e, più avanti, si aggiungeranno altre associazioni che hanno a cuore il divertimento notturno sano e rispettoso delle regole.

Il "tempo libero" investito male
Scuola, famiglia, società: tutti hanno un ruolo. «Dobbiamo renderci conto - spiega Luigi Maccaro - che la vera scommessa nella formazione dei giovani sta tutta nel tempo libero! Famiglia e scuole sono già in qualche modo presidiati. Si possono formare e supportare genitori e insegnanti ma il deserto educativo sta nel tempo libero. È lì che dobbiamo stare perché lì, nel tempo libero, nascono i conflitti o gli amori, la noia o le passioni, le depressioni o i protagonismi».
L'azione messa in campo
E così si è coniato lo slogan "Non rubate la notte ai giovani", per non confondere le regole con il diritto naturale dei giovani a divertirsi.
«La notte è il luogo ideale per i ragazzi - afferma Luigi Maccaro - il momento in cui la società ufficiale, quella ordinata e istituzionale va a dormire e prende spazio quella che contesta, che trasgredisce, che cerca una propria identità attraverso la sfrontatezza, mettendo alla prova i limiti propri e della società. È naturale ed è giusto che, tra i 16 e i 25 anni, sia così».
«Ed è altrettanto giusto - aggiunge Salera - che gli adulti non si limitino a criticare, che l'amministrazione non si limiti a fare ordinanze, bisogna fare di più. Bisogna presidiare i luoghi del divertimento affinché le "teste calde" capiscano che non c'è spazio per certe esagerazioni».

E ancora, spiegano dal Comune: «"Non rubate la notte ai giovani" è rivolto agli stessi giovani che in alcuni casi, pochissimi per fortuna, trasformano il divertimento in tragedia. È rivolto ai gestori dei locali che vendono alcol ai minorenni, agli spacciatori che rovinano la vita di moltissimi adolescenti. È rivolto ai bulli sempre in cerca di una rissa e a coloro che bevono fino a collassare. Ma è rivolto anche ai genitori che devono avere consapevolezza che l'educazione richiede perseveranza e testimonianze positive, è rivolto agli insegnanti che a scuola devono fornire anche competenze sociali, ed è rivolto a tutti gli adulti che vorrebbero i giovani tutti a casa entro le 22 in modo da non doversi confrontare con il proprio compito educativo. Questo primo passo serve ad aumentare la consapevolezza in città che la movida sicura è una responsabilità di tutti e che la comunità locale, le istituzioni, i cittadini, il privato sociale devono fare squadra per la serenità collettiva. Il mondo del commercio e della cultura hanno cominciato alla grande recuperando alcune zone del centro città al divertimento sicuro e sottraendole al bullismo e allo spaccio. Ora servono politiche giovanili più dirette alla prevenzione del disagio, delle devianze e delle dipendenze».

L'esperimento già domani
Nessun tempo biblico. Si comincia subito. E dove si va? Nel cuore dello sballo, spalla a spalla coi ragazzi. Il presidio di piazza Labriola sarà attivo dalle 19 alle 2. Gli operatori distribuiranno gadget porta-mascherine per ricordare anche la necessità di prevenire il contagio da covid-19 ma ci saranno anche alcol-test monouso, mascherine e materiale informativo.
Un "nodo" sociale
Un primo step per un nodo sociale, talmente stretto, che non si scioglie dall'oggi al domani. Un nodo problematico e deviante. un vulvus che fa girare troppi denari che finiscono nelle "aziende" del malaffare, ma che da domani - si spera - avrà un suo primo presidio.