Se entro questa sera non saranno consegnati i banchi monoposto, domani, il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, firmerà l'ordinanza con cui si posticiperà l'apertura (apriranno solamente quei plessi che hanno già banchi monoposto in dotazione) delle scuole comunali al 24 settembre per ragioni di natura strettamente sanitaria e di tutela della salute pubblica.
Le ragioni? Le ha spiegate il primo cittadino: «Allo stato attuale, non abbiamo ancora la certezza che il Ministero e la Protezione civile nazionale riescano a consegnare i banchi monoposto entro questa fine settimana e, a questo punto, non è possibile continuare a lasciare nell'incertezza le famiglie, gli insegnanti e gli stessi alunni, sul da farsi.

Le linee guida del Comitato Tecnico Scientifico prevedono che, in caso di mancata fornitura, nei tempi preventivati, dei banchi monoposto, si possano utilizzare ancora i vecchi, con le mascherine per tutta la durata delle cinque ore di lezione, ma costringere gli alunni delle elementari e delle medie inferiori ad una scarsa ossigenazione, peraltro, con temperature ancora estive, attorno ai 30 gradi, è assolutamente sconsigliabile, sotto il profilo del corretto equilibrio psico-fisico».

Intanto, infuria la polemica sui lavori nelle scuole. Il circolo del Pd, in una nota, accusa l'amministrazione comunale di non avere effettuato alcun «lavoro di adeguamento strutturale delle aule e dei locali» e non «è stato ancora neanche avviato in nessuna scuola cittadina, né tanto meno sono state forniti alle scuole del primo ciclo di istruzione, di competenza comunale, arredamenti scolastici per il distanziamento come banchi monoposto o altro, perché il Comune poteva chiedere anche la fornitura di arredo, ma non lo ha fatto. Ben 230.000 euro sono stati assegnati in tempi brevissimi dal Ministero dell'Istruzione al Comune di Frosinone eppure le scuole dell'infanzia, primarie e medie cittadine si ritrovano nelle condizioni di non poter riaprire, come preannunciato dall'amministrazione comunale, nell'impotenza e nel disagio grave dei dirigenti scolastici, degli insegnanti, delle famiglie».

A stretto giro è arrivata la risposta dell'assessore ai lavori pubblici e alle manutenzioni Fabio Tagliaferri: «Ancora una volta, il Pd di Frosinone anziché cercare soluzioni amministrative per venire incontro alle esigenze della collettività, cerca di giustificare l'ennesima figuraccia della neo-compagna (purtroppo non di scuola), ministra Azzolina e dell'assessore regionale alla pubblica istruzione i quali, insieme ad Arcuri, avevano assicurato l'arrivo dei banchi monoposto entro il prossimo fine settimana, raccontando le ennesime frottole, non solo a Frosinone ma in tutto il Paese. Mi spiace deludere quel che resta del Pd di Frosinone ma, se fossero rimasti ad agosto a lavorare, come noi, con le gare d'appalto e con i lavori nelle scuole, si sarebbero accorti che non solo non abbiamo perso un minuto per i lavori di competenza comunale ma, anche a costo di tenere i cantieri aperti con i turni serali e notturni, siamo in condizione di ultimare le modifiche di nostra competenza entro la giornata di domenica.

Sempre che, però, i banchi monoposto promessi da Governo e Regione arrivino in tempo altrimenti, non potendosi aprire le scuole, obbligando, in alternativa, gli alunni, per 5 ore, ad indossare le mascherine sui vecchi banchi biposto, non ci metteremo certo a sprecare il denaro della collettività pagando le tariffe maggiorate per un lavoro notturno che si rivelerebbe del tutto inutile. Evidentemente, al circolo del Pd, anziché leggere gli atti amministrativi o protestare con Azzolina e con la Regione, continuano a giocare con la sabbia, con la paletta e il secchiello pensando di prolungare ancora l'estate, a conferma del fatto che ognuno di noi provi soddisfazione per ciò per cui è tagliato».

Contraria all'apertura per il 14 anche l'associazione nazionale presidi: «Tutto il personale scolastico è fortemente impegnato per la riapertura. È evidente, però, che per riaprire in sicurezza è necessario che alcuni problemi vengano risolti. La consegna dei banchi monoposto, gli unici in grado di garantire il distanziamento, è in grave ritardo. Altre due criticità importanti sono quelle delle aule e l'assegnazione piena dell'organico, ovvero dei docenti da assumere per assicurare il servizio. Se queste difficoltà non troveranno immediata soluzione, è oggettivamente difficile pensare che il termine del 14 settembre sia rispettato ovunque» ha detto il presidente di Anp Antonello Giannelli.