Dietro al bancone senza mascherina. La polizia è impegnata nei controlli rafforzati - soprattutto in centro -  per poter verificare che tutte le misure di prevenzione previste dalla normativa governativa per la sicurezza di avventori e lavoratori siano rispettate. Che non si creino assembramenti, in un centro cittadino che sembra essere improvvisamente tornato a vivere, con musica e persone in strada.

Locale dopo locale si cerca di accertare quale sia realmente il livello di consapevolezza raggiunta, quale la soglia delle infrazioni commesse. In uno dei tanti bar aperti, in un sabato sera che sembra ancora estate, scatta la sospensione: uno dei dipendenti viene individuato senza mascherina. Bar chiuso per cinque giorni e una sanzione superiore ai 200 euro. Non solo.
Gli agenti hanno rilevato il mancato distanziamento interpersonale tra i clienti.

Solitamente in casi del genere viene contestato l'articolo 4 comma 1 del decreto legge 19/2020 che ha introdotto un illecito amministrativo punitivo per «il mancato rispetto delle misure di contenimento»(il cui elenco si rinviene nello stesso testo), con sanzione salate, fino a 3.000 euro, oltre «alla eventuale chiusura dell'esercizio o dell'attività da 5 a 30 giorni.
Le sanzioni  sono aumentate per coloro che reiterino le violazioni».

Ora la parola passa al prefetto che stando sempre a quanto contenuto nel Dl 19/2010 «informando preventivamente il ministro dell'Interno, assicura l'esecuzione delle misure avvalendosi delle forze di polizia e, ove occorra, delle forze armate».
Dalle primissime informazioni che si sono diffuse pochi minuti dopo il blitz, pare che ai titolari sia stata contestata anche la somministrazione di alcolici ad avventori minori di 18 anni. La somministrazione ai minori di età compresa fra i 16 e i 18 è punita con una sanzione compresa fra i 250 e i 1.000 euro, in caso di recidiva, l'esercente dovrà pagare tra i 1.000 e i 25.000 euro e potrebbe essere costretto alla sospensione dell'attività per tre mesi.