Ex Polveriera, il piromane ha colpito con più forza e precisione. Rispettando un copione che non ammette sbavature, il piromane che sembra perseguire uno scopo ineludibile ha di nuovo appiccato il fuoco alla vegetazione della ex proprietà demaniale.

Stavolta, per essere certo di ottenere un risultato diverso da quello del 1 agosto, ha preferito innescare due focolai. Uno nel posto abituale, nei pressi del ponticello sul Rio Mola Santa Maria, il prato prospiciente la boscaglia sul cui green morirono 15 delle 22 mucche vittime dell'arsenico (luglio 2005); l'altro, all'interno della folta vegetazione.

Sul posto i vigili del fuoco di Fiuggi ed i ragazzi del "Radio Soccorso Anagni"inviati dalla centrale operativa regionale della Protezione Civile. L'opera di spegnimento iniziata la sera di sabato, è durata fino a ieri mattina. Oltre alla vegetazione superficiale, distrutta per diversi ettari (secondo uno dei tecnici ben oltre 100 dei 187), le fiamme hanno percorso le gallerie un tempo utilizzate come magazzino di esplosivi, bombe e proiettili.

Dai fori di areazione collocati lungo le migliaia di metri della ragnatela di gallerie, sono sgorgate le fiamme alimentate dalla vegetazione che ne ha preso possesso, dando l'immagine del magma che ribolle sotto il vulcano. Un lavoro estenuante, eroico, per pompieri e volontari. Accresciuto dalla difficoltà di raggiungere i punti nevralgici a causa della impraticabilità dei sentieri, e dalla mancanza di frangifuoco; oltre che dalla necessità di cercare il rifornimento di acqua.