La notizia dell'arresto di Steve Bannon, accusato di avere truffato i sostenitori della campagna "We build the Wall" ha fatto il giro del mondo ed è rimbalzata anche in Ciociaria, soprattutto a Trisulti dove dovrebbe sorgere la scuola del pensiero sovranista. Giornali come il "New York Times" e il "Washington Post" calcano la mano sulle cifre che sarebbero state sottratte da Bannon e raccontano di un Trump che si è dichiarato all'oscuro del progetto in corso, manifestando distanza dal guru dell'Alt-Right americana. Sulla stessa linea, il quotidiano francese "Le Figaro".

Più duro lo spagnolo "El Mundo", che parla di un massimo di 40 anni di prigione per Steve Bannon, se le accuse dovessero essere provate e se arrivasse una condanna. Da noi, invece, si guarda più alla vicenda legata alla Certosa di Trisulti. Quali effetti avrebbe sulla vicenda locale un eventuale disimpegno di Bannon, alle prese con questioni giudiziarie? La "Dhi" come si sosterrebbe senza uno dei suoi più importanti, se non il più importante, finanziatore? Oltre alla scuola sovranista, quali altri progetti per Trisulti verrebbero rallentati o cancellati? Senza dimenticare che si è in attesa dell'ultimo grado di giudizio, davanti ai magistrati del Consiglio di Stato, per sapere se la "Dhi" proseguirà nella sua gestione oppure se dovrà lasciare la Certosa. In altre parole, l'arresto di Steve Bannon, che è uscito comunque dal carcere su cauzione, potrà avere riflessi di notevole importanza sulla Certosa di Trisulti, nell'attesa di un passaggio legale decisivo per il futuro dell'antico complesso religioso.