Sono trascorsi alcuni giorni ma la situazione con cui il cassinate sta facendo i conti è ancora complessa.
Le fiamme sono state spente ma il problema adesso è rappresentato dal fumo che continua a salire da quello che resta dei roghi. Sia in zona Volla a Piedimonte, dove insiste quello che rimane dell'Eureka, sia a Sant'Angelo dove dal legname e dai materiali della Legni Sud, ridotti ormai a cumuli di braci ardenti, continuano a salire colonne di fumo.

L'aria nelle due zone è acre e a tratti irrespirabile.
A Piedimonte i vigili stanno cercando di bonificare l'area portando avanti quello che si chiama "smassamento", infatti proprio dalle masse di materiale andato in fiamme si alza quel fumo irrespirabile. Le aziende nella zona hanno finestre sigillate da giorni.

Ieri mattina il sindaco Ferdinandi, si è recato ancora una volta sul posto: «Insieme al maresciallo dei carabinieri di Piedimonte, Gaetano Evangelista, abbiamo effettuato un sopralluogo con gli ispettori provinciali dei vigili del fuoco. Sono in corso operazioni di smassamento con mezzo meccanico a quattro bracci arrivato sul luogo dalla centrale regionale. I vigili del fuoco rappresentano la difficoltà di accesso nella parte interna del capannone per problematiche inerenti la staticità. Il prolungarsi delle attività di spegnimento, nonostante l'ingente dispiegamento di mezzi, ha reso indispensabile convocare un tavolo di crisi sulle conseguenze del rogo divampato domenica.
Convocate domani tutte le autorità e istituzioni per intervenire con la massima rapidità a questa crisi che investe diverse competenze».

Inoltre ieri dalla Asl di Frosinone è arrivata anche una comunicazione in merito alle misure da rispettare: "Preso atto dell'avvenuto incendio presso il sito segnalato Eureka nonché delle iniziative già assunte dall'Arpa Lazio, si consiglia precauzionalmente di raccomandare ai cittadini residenti nel raggio di 2 chilometri dal sito interessato, di tenere le finestre chiuse, di non uscire di casa se non strettamente necessario, se così fosse indossando mascherine. Qualora si disponesse di altra abitazione distante dal sito sarà il caso di trasferirsi per alcuni giorni, nel caso si uscisse in automobile sarà il caso di farlo con finestrini chiusi e climatizzazione ferma per almeno 2 chilometri di percorso, indossando mascherina».

Una comunicazione inviata ai sindaci di Piedimonte e di Villa S. Lucia. I residenti sono stati invitati, inoltre, a non consumare frutta e verdura prodotta nei terreni circostanti. I dati comunicati ieri dall'Arpa Lazio in riferimento alla giornata successiva all'incendio è di un valore oltre la norma sia di diossine che di benzopirene.
Problemi anche a Sant'Angelo, alla Legni Sud, dove c'è ancora fumo. In questo caso i materiali andati in fiamme sono di natura diversa, ma ancora ieri colonne di fumo si alzavano dalle cataste di legname andate distrutte.

E arriva il ringraziamento speciale di Rita Evangelista, che abita a ridosso della storica azienda che nella notte di domenica è andata distrutta: «Non basteranno queste poche righe per esprimere tutta la nostra gratitudine nei confronti del corpo dei vigili del fuoco del comando di Cassino, Frosinone, Sora e Castelforte intervenuti la notte del 24 agosto nello spaventoso incendio che ha coinvolto la falegnameria Legni Sud con cui la mia abitazione e quella dei miei familiari è confinante. Una notte drammatica che lascerà per sempre segni indelebili nelle nostre vite. Abbiamo rischiato di morire e di perdere le nostre case, frutto di anni di sacrifici, soltanto l'intervento eroico di questi angeli indivisa ha scongiurato il peggio.
Con grande spirito di abnegazione e sacrificio, questi eroi già stremati da altri interventi, hanno messo corpo e anima per domare le fiamme. Noi non vi saremo mai grati abbastanza per averci salvato dall'inferno»