Lunghe file ai drive in di Frosinone e Cassino. Dopo la pausa della domenica riprende a pieno ritmo l'attività per testare chi torna dalle vacanze. Intanto ieri è stata la classica giornata di quiete dopo la tempesta. Complice la diminuzione dei tamponi e i drive in fermi, ieri non si è registrato alcun caso contro i 22 di domenica.
La situazione
Come sabato lunghe file e caos lungo via Fabi, ma anche a Cassino. Il problema è stato generato da una prima comunicazione dell'Asl, poi subito corretta, che i test erano indirizzati a tutti i vacanzieri. Ma non è così. Nonostante la pubblicità data dalle autorità sanitarie all'avviso corretto, in fila si è presentato pure chi è stato, per esempio, a Terracina o a Ponza. Invece, sono soggetti al tampone, i turisti che sono stati nei quattro Paesi dell'ordinanza del ministro Speranza, Spagna, Croazia, Grecia e Malta, più la Sardegna, che ha fatto registrare tantissimi casi al rientro, Emilia Romagna e Puglia. Il che ha rischiato di creare un cortocircuito anche perché sono stati presi d'assedio, per avere la ricetta, gli studi medici, come denunciato dalla Fimmg. Dalle comunicazioni ufficiali ricevute dai medici di base, la Fimmg sostiene, attraverso il segretario Caterina Pizzutelli, che nella lista delle destinazioni per i quali è possibile avere la ricetta per fare il tampone gratuitamente ci sono solo i quattro Stati dell'ordinanza Speranza e la Sardegna. La stessa Fimmg invita ad attenersi alle regole, anche per evitare eventuali danni erariali, e manifesta il rischio di eventuali contatti tra gli automobilisti - non sempre ligi nel rispetto delle regole anti-assembramento - in procinto di sottoporsi al tampone.

Nel frattempo, l'Asl di Frosinone con una nuova comunicazione ribadisce che i tamponi sono destinati «a coloro che tornano dalle vacanze in Croazia, Malta, Spagna, Grecia e dalla Sardegna, Puglia ed Emilia Romagna». Quindi annuncia «l'attivazione da domani (oggi, ndr) anche del drive in di Sora nei giorni pari e lo spostamento logistico del drive in di Frosinone, al fine di accogliere al meglio l'iperafflusso che si registra nella nostra provincia, come in tutta la Regione, per l'ondata di rientri dalle vacanze».
A Frosinone, per meglio gestire l'utenza, ed evitare intasamenti verso l'ospedale, il drive in sarà allestito dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 in via Michelangelo, nella zona dello stadio, a Cassino, di fronte al vecchio ospedale, il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13 e a Sora, all'ospedale Santissima Trinità, il martedì, giovedì e sabato dalle 9 alle 13.

L'Asl ricorda che «coloro che ritengono di essere contatti di soggetti positivi non devono invece accedere ai drive in autonomamente, come accaduto in questi giorni, ma contattare i servizi di Igiene Pubblica per prenotare il tampone, a seguito dell'indagine epidemiologica». Chi sbarca dalla Sardegna può fare il test al porto di Civitavecchia. Mentre, per i dipendenti ai quali, al rientro dalle ferie, i datori di lavoro richiedono il tampone, si può usufruire del sevizio «ma solo se si è muniti della prescrizione del medico competente della propria azienda nell'ambito della sorveglianza sanitaria prevista dal loro datore di lavoro». Per ogni informazione si può contattare il numero verde 800-716963 dalle ore 8 alle 15.

Il rientro dalle vacanze sta creando problemi. Non sempre semplice è l'attività di tracciamento. Chi è risultato positivo va in isolamento, quindi si pone il problema di individuare i contatti stretti da sottoporre anch'essi a tampone. Una ricerca non facile a volte, anche perché non tutti i positivi collaborano.
Sul punto è intervenuto il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, presidente della conferenza provinciale della sanità che dichiara: «l'Asl di Frosinone sta effettuando centinaia di tamponi, per verificare la presenza di eventuali positivi, soprattutto all'indomani del rientro dalle ferie di giovani e famiglie, provenienti dalla Sardegna o dall'estero. In realtà, tutto questo enorme sforzo rischia di essere vanificato se non vi è una collaborazione effettiva da parte della cittadinanza che, in caso di positività, deve fornire informazioni più complete possibili al servizio di prevenzione ed epidemiologia dell'Asl, allo scopo di ricostruire fedelmente i contatti con terze persone, a loro volta potenziali diffusori.

L'incompletezza di questi dati finisce col ritardare l'efficacia dell'intervento dell'autorità sanitaria esponendo, tutti, a rischi gratuiti ed assolutamente ingiustificati. Dall'altra parte, stiamo constatando come vi sia assoluto bisogno di un numero più consistente di operatori professionali, destinati esclusivamente a verificare la ricostruzione della catena epidemiologica dei contatti, allo scopo di distinguere immediatamente le persone in isolamento domiciliare (i positivi), da quelle in sorveglianza, ossia quelle che possono divenire positive nei 14-15 giorni successivi dal contatto. Su questo punto, la Regione deve attivarsi immediatamente per reperire ulteriori unità sanitarie, anche con formule contrattuali elastiche».
Ieri, intanto, sono ripresi i test sierologici nelle scuole (a Frosinone si svolgono al Bragaglia). Tredici le scuole di riferimento per coprire tutto il territorio provinciale e raggiungere l'obiettivo dei 12.500 test tra personale scolastico, docente e non, e gli alunni disabili. I test attualmente si stanno svolgendo oltre che a Frosinone, anche a Cassino, Alatri, Anagni, Atina, Ceccano, Ferentino, Pontecorvo, Sora e Veroli. Nei prossimi giorni si partirà anche a Ceprano, Fiuggi e Isola del Liri. Le previsioni dell'Asl sono di fare una media sui 400 test giornalieri con punte fino a 700. L'iscrizione è volontaria e va fatta nella scuola di appartenenza che poi comunicherà i nominativi all'Asl per il calendario.

Le statistiche
La scorsa settimana si è chiusa con un numero record di infetti, 41, ma tutti asintomatici e quasi tutti di rientro dalle vacanze, soprattutto dalla Sardegna, ma anche da Spagna, Malta, Grecia e Francia. L'ultima settimana con un numero superiore di casi, 47, è stata quella tra il 13 e il 19 aprile. A livello giornaliero, numeri simili si ritrovano il 4 aprile con 21 e il 29 marzo con 24. Numeri di un'epoca profondamente diversa dall'attuale quando i contagi erano ancora tanti e i malati finivano in ospedale e in terapia intensiva, con l'ospedale Spaziani che si era attrezzato con reparti Covid, ora smantellati, visto che tutti o quasi gli ultimi positivi (a parte un paio) sono asintomatici e in isolamento domiciliare. Resta una differenza marcata non solo con le ultime due settimane, entrambe chiuse con 8 contagi, ma con quelle prima ancora quando il dato era prossimo allo zero o proprio zero (nelle settimane 6-12 luglio e 27 luglio-2 agosto). Sono 11 i casi nel mese di luglio, 14 a giugno e 26 a maggio contro i 233 di aprile e i 416 di marzo, con medie di 0,36 a luglio, 0,46 a giugno, 0,83 a maggio, 7,76 ad aprile e 13,8 a marzo. Ad agosto, per il momento, siamo a 57, ovvero a una media di 2,37 contagi giornalieri.