Morte in A1 di Domenico Alfano e del nonno del quale portava lo stesso nome. C'è un indagato per omicidio stradale. Si tratta del conducente della Alfa Romeo Giulietta sottoposta a sequestro, il trentaduenne di Roma che lunedì 17 agosto, mentre in auto con il fratello scendeva al Sud per andare in vacanza, sarebbe stato coinvolto nel tragico sinistro in cui hanno perso la vita l'undicenne Domenico Alfano e il nonno di 68 anni che guidava il maxi scooter su cui viaggiavano i due, diretti da Ceprano ad Angri. Sulla Giulietta, lato posteriore destro, ci sono segni compatibili con l'urto con un altro mezzo.

Dopo l'incidente il trentaduenne, a distanza di uno/due chilometri dal punto dell'impatto, si sarebbe fermato provvedendo personalmente a chiamare i soccorsi, e avvisandoli del sinistro. Oltre ai mezzi, la Giulietta e il maxi scooter, sono stati sequestrati anche i cellulari.
La polizia stradale di Cassino, al comando dal sostituto commissario Giovanni Cerilli, continua con le verifiche e i riscontri, cercando di incastrare i tasselli della complessa ricostruzione dell'incidente. A tal proposito sarebbe utile che si facesse avanti qualche testimone che ha assistito alla tragica scena, utenti in viaggio sull'A1, corsia sud, intorno alle 12 di lunedì 17 agosto che, a circa un chilometro di distanza dal casello di Caianello, si trovavano dietro o vicino al maxi scooter su cui nonno Domenico e nipote viaggiavano diretti ad Angri.

Oggi, alle ore 10, nella chiesa di San Rocco, si celebra la cerimonia funebre del piccolo Domenico, già officiata ieri nella sua città natale, Angri appunto, dove alle 12 si è svolto il doppio funerale quello dell'u n d icenne e del nonno Domenico, stesso nome, stesso sangue, stesso destino. Bara bianca, palloncini bianchi e azzurri verso il cielo e tutti gli amici che indossavano le magliette con su la scritta:' "Domenico vive" e la sua foto scattata al mare. Una cerimonia partecipata, intensa e il dolore di tutti, piccoli e grandi. Il ragazzo, prossimo ai dodici anni, sarà sepolto a Ceprano dove vivono mamma Silvia, la sorellina Nicole, i nonni e i suoi amici. Intanto i suoi compagni gli hanno dedicato uno striscione con la scritta: «Il tuo sorriso non ha fine, ciao piccole'».

Alcuni suoi professori hanno affidato affettuosi pensieri a Facebook ricordandolo con tutti i suoi pregi e il suo sorriso che lo accompagnava sempre. Tante le riflessioni e le espressioni di dolore di mamme non indifferenti alla tragedia che ha colpito le famiglie Alfano e Perinu e tutta Ceprano. Un'intera comunità in lutto per la prematura scomparsa del piccolo Domenico. Il destino crudele ha messo fine a due vite lunedì scorso sulla corsia sud dell'A1 a un chilometro dal casello di Caianiello. Un brutto incidente, i corpi sbalzati in aria e poi l'arrivo dei soccorritori che hanno potuto, purtroppo, solo constare il decesso di nonno e nipote, morti a seguito del violento impatto.

Il nonno Domenico era andato a prendere il nipotino a casa della mamma. Avrebbe dovuto portarlo ad Angri dove il piccolo era nato e aveva vissuto sino a qualche anno fa, fino a quando i genitori non si erano separati e lui si era trasferito con la mamma a Ceprano. L'undicenne amava la sua terra d'origine e tornava sempre con gioia dal papà Antonio. Purtroppo, però, quello di lunedì è stato l'ultimo viaggio, mai concluso.