Si faceva chiamare Alex Bell e aveva organizzato una struttura più che credibile, almeno all'apparenza, per selezionare ragazze che avevano il sogno di diventare attrici. Studi associati e uffici professionali per casting, sale d'attesa gremite di gente, una segretaria (ignara di tutto) che si occupava di registrare i nomi, e il ruolo, soprattutto il suo, cioè quello di essere un incaricato della F.T. Production e della Big Promotion Srl. Società che poi sono risultate essere inesistenti e non operative.

Puntava proprio su questo Claudio Marini, quarantotto anni di Frosinone, ma da anni residente a Roma, arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli, ritenuto responsabile di diversi episodi di violenza sessuale in danno di otto giovani. Numero però che sembrerebbe destinato a salire.

Marini è attualmente detenuto nel carcere di Regina Coeli dopo l'esecuzione della misura della custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Roma, Valerio Savio, su richiesta del Gruppo specializzato contro la violenza, istituito presso la Procura della Repubblica di Roma.

Le indagini
Il provvedimento trae origine da un'indagine condotta tra febbraio e luglio scorsi a seguito di diverse denunce presentate da giovani donne, aspiranti attrici, vittime di atti di violenza a sfondo sessuale perpetrati dall'indagato nel corso di finti "casting" per la realizzazione di film, di fatto poi tutti inventati.
Le ragazze venivano invitate ad un primo incontro organizzato presso uffici presi in affitto ad hoc, con la finalità di accattivare la loro fiducia e di rendere la prospettiva di poter aspirare ad una parte nel film quanto più realistica possibile. In alcuni casi però Marini, prima ancora di affittare studi, avrebbe incontrato le future aspiranti attrici per il primo provino anche in fast food della capitale, per poi dare il secondo appuntamento in piazza Bologna e piazza Annibaliano.

Il modus operandi
Dalle denunce presentate dalle ragazze, la modalità di selezione e il comportamento di Marini era sempre lo stesso. Identico per tutto. Dopo il primo incontro, in alcuni casi avvenuti anche in un fast food della capitale, Marini ne organizzava un secondo. Questa volta però senza indicare alle vittime l'indirizzo preciso del luogo di appuntamento. Le faceva arrivare nei pressi delle fermate della metropolitana, nella maggior parte dei casi in piazza Annibaliano e piazza Bologna, e le faceva salire in macchina, accompagnandole in appartamenti all'interno dei quali poi sarebbe avvenuto l'abuso. Nello specifico, l'indagato sottoponeva alle aspiranti attrici parti di un copione di fantomatici film chiedendo loro di interpretare con lui la parte, fungendo così non più da produttore e regista, ma anche da attore.

Le violenze
Ed è proprio a questo punto, secondo le denunce riportate dalle otto ragazze, che approfittava della situazione per compiere atti sessuali contro la loro volontà. In alcune occasioni non avrebbe esitato a chiudere la vittima all'interno dell'appartamento.
In un episodio recente avrebbe compiuto una violenza sessuale completa su una giovane aspirante attrice.
Nelle indagini è emerso come l'uomo, al fine di raggiungere il proprio obbiettivo di compiere atti di violenza sessuale, inducesse le ragazze a ritenere che, il compimento degli atti sessuali da lui richiesti, costituissero dimostrazione delle loro capacità artistiche e che il loro rifiuto sarebbe stato indicativo della non idoneità alla recitazione.

Le condotte criminose sono state consumate anche in piena emergenza Covid-19, tanto che l'indagato avrebbe intrattenuto contatti con le vittime, prospettando partecipazioni a casting di nuovi film, che avrebbe ripreso poi a fare appena terminato il lockdown. I film ai quali avrebbero dovuto lavorare le ragazze, secondo le denunce, sono "Miele Amaro", "Un gioco pericoloso" e la "Forza dell'amore".
Film però che sono risultati totalmente inventati.

Ma Claudio Marini però non organizzava solo finti casting. In passato è stato promotore di concorsi di bellezza a Frosinone e in molti comuni della Ciociaria, come "Star of the year", sfilate di moda sempre con giovani modelle e la manifestazione a Gallinaro nel 2008 con ospite Eric Priebke, militare e criminale di guerra tedesco, agente della Gestapo e capitano delle SS durante la seconda guerra mondiale che in Italia è stato condannato all'ergastolo per aver partecipato alla pianificazione e alla realizzazione dell'eccidio delle Fosse Ardeatine.

Claudio Marini, che aveva anche profili Facebook e Instagram come Alex Bell, ora è attualmente detenuto nel carcere di Regina Coeli ed è difeso dall'avvocato Mario Di Sora. Il giorno stesso dell'arresto si è svolto l'interrogatorio di garanzia in carcere nel quale l'accusato ha confermato gli incontri con le ragazze negando però le violenze sessuali e ha parlato solo di timidi approcci.

Per la prossima settimana l'avvocato difensore sta valutando se chiedere una misura alternativa alla detenzione in carcere o fare ricorso al Tribunale della Libertà. Il sostituto procuratore titolare dell'indagine è Stefania Stefanìa