Secondo giorno consecutivo con nuovi casi di Covid-19 in provincia di Frosinone. Dopo i tre di mercoledì (due da Alatri e uno da Paliano), ieri ne sono stati comunicati altri due, entrambi di Anagni, marito e moglie, di rientro dalla Catalogna dove lavorano e trascorrono gran parte dell'anno. E ora il caso di chi dall'estero arriva in Italia dopo una vacanza o per ragioni di lavoro comincia a preoccupare anche in Ciociaria.

Il bilancio
Al rientro da Barcellona i due coniugi di Anagni si sono sottoposti a tampone, che ha dato esito positivo.
Il sindaco Daniele Natalia commenta così la notizia: «Entrambi hanno seguito le procedure anti-Covid e sono già stati isolati e messi in quarantena.
Posso assicurare pertanto che non vi è pericolo alcuno di diffusione del virus. La pandemia non è finita, anzi, il fenomeno in qualche occasione sta ripartendo ma seguendo i necessari accorgimenti e rispettando le norme che tutti abbiamo imparato a conoscere non correremo pericoli. Godiamoci l'estate e viviamo la nostra città come stiamo facendo nel pieno rispetto delle regole. Mi appello al senso di responsabilità di tutti gli anagnini, dimostriamo ancora una volta d'essere una comunità capace di affrontare e superare le sfide».

I due di Anagni allungano quindi la lista di quanti, al momento, da positivi sono in isolamento domiciliare.
E, a distanza di tempo, la Ciociaria torna a dieci persone in isolamento domiciliare. Numeri, comunque, inferiori rispetto ai 71 che risultavano essere in isolamento domiciliare da positivi a inizio giugno. In questo modo si allarga pure la platea delle persone in isolamento domiciliare da negative. Al momento, nell'ordine delle 150 persone.

L'Asl di Frosinone ha subito avviato una serie di controlli per verificare potenziali ulteriori contagi tra i contatti stretti della coppia di Anagni e in modo da individuare altre persone da porre in quarantena.
Ciò è stato fatto anche per gli altri ultimi casi.
Anche ieri sono stati effettuati dei tamponi sui contatti avuti dai due positivi di Alatri (padre e figlia) e di Paliano. Ma sono tutti risultati negativi. Oggi qualcun altro sarà chiamato a compiere gli esami. Il link sia per Alatri che per Paliano è considerato di fatto chiuso.

I sospetti sull'origine del contagio sono concentrati soprattutto in ambito lavorativo. L'uomo di Alatri era tornato dal Kosovo, ma un primo tampone era risultato negativo. Poi, dopo che alcuni colleghi di lavoro, di fuori provincia, erano risultati positivi, è stato richiamato per verificare questo eventuale secondo link. Così è emersa la positività sua e della figlia, ma non quella, per esempio, della moglie. Stesso discorso per Paliano, considerato che pure la fidanzata del giovane è positiva anch'essa.

Nel periodo successivo alla fase acuta dell'emergenza, in Ciociaria ci sono stati piccoli focolai subito individuati e circoscritti. C'è pure quello tra i positivi di inizio mese della famiglia di Cassino di rientro dalla Puglia.
E dunque, negli ultimi giorni, si è avvertito anche in Ciociaria, come nel resto d'Italia, il peso degli arrivi dall'estero, per vacanza o per lavoro.

Senza questi casi da rientro, probabilmente nell'ultima settimana ci sarebbe stato solo il caso di Paliano.
Peraltro le autorità sanitarie ciociare, ben prima dell'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ora richiede i tamponi per chi arriva da Grecia, Croazia, Malta e Spagna, avevano cominciato a monitorare gli ingressi da alcuni Paesi considerati potenzialmente a rischio per la diffusione del contagio.