Stretta su chi viola le regole anti-assembramento. Polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno effettuato durante il fine settimana nuovi controlli in tutta la provincia per verificare il rispetto delle norme di prevenzione del Covid. Sotto la lente d'ingrandimento i luoghi della movida. Anche nel fine settimana appena trascorso le forze dell'ordine sono state impegnate nei servizi finalizzati al controllo del rispetto delle prescrizioni per il contenimento del contagio da Covid-19, soprattutto nei luoghi di aggregazione ed incontro frequentati dai più giovani.

In ottemperanza all'ordinanza emanata dal questore Leonardo Biagioli, ai servizi hanno concorso, con proprio personale, oltre alla polizia anche l'Arma dei carabinieri e la guardia di finanza. Le pattuglie sono state impiegate soprattutto sui turni di servizio serali o notturni, momenti in cui è più facile che si creino quelle situazioni in cui meno si presta attenzione al rispetto delle distanze di sicurezza ed all'uso dei dispositivi di protezione individuale, disattenzioni che si stanno dimostrando molto pericolose alla luce dei dati diffusi negli ultimi giorni.

Nelle giornate di sabato e domenica sono stati controllati oltre 100 veicoli e 300 persone. Sono sati sottoposti ad accertamenti 25 locali commerciali.
La polizia rinnova l'invito ad osservare le indicazioni emanate dagli organi competenti ed a rispettare le prescrizioni riguardanti l'uso della mascherina, il divieto di assembramenti ed il divieto di circolazione per le persone sottoposte a sorveglianza sanitaria.

Asilo nido e attività sportive, varate le regole per una ripartenza in sicurezza. Nuova ordinanza del presidente Nicola Zingaretti per aggiornare le linee guida regionali sulle attività consentite in periodo Covid. Tra le novità, c'è il via libera, dal 1° settembre, ai servizi educativi per l'infanzia (fino a 36 mesi) e la partecipazione del pubblico a«singoli eventi sportivi di minore entità, che non superino il numero massimodi 1.000 spettatori per gli stadi all'aperto e di 200 spettatori per impianti sportivi al chiuso». La presenza di pubblico sarà consentita esclusivamente in quei settori dove è possibile la prenotazione preventiva del posto, con adeguati ricambi d'aria, nel rispetto del distanziamento di almeno un metro.

Restano gli obblighi di misurazione della febbre (e conseguente non ammissione se superiore a 37,5° C) e di utilizzo della mascherina. In casi eccezionali che superino il tetto massimo di pubblico il protocollo di sicurezza potrà essere sottoposto al vaglio del comitato tecnico scientifico. Per quanto riguarda gli asili, «lo scopo del provvedimento è permettere di organizzare gli ambienti al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio fra i bambini nonché fra di loro e il personale, educativo e non. La durata è fissata fino alla durata dello stato di emergenza, salvo ulteriori proroghe e salvo l'attività di monitoraggio trimestrale legata all'anda mento della curva epidemiologica».

A darne notizia è l'assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli. Che commenta: «I più piccoli hanno sofferto in maniera ancora più pesante le conseguenze del lockdown. La Regione Lazio nelle ultime settimane ha lavorato con un obiettivo chiaro: ripartire proprio da loro. Lo abbiamo fatto già in piena emergenza, con uno stanziamento straordinario di 14 milioni di euro in favore dei nidi per sostenere i costi di gestione e rimodulare i servizi sospesi, in vista della riapertura. Sarà fondamentale la collaborazione dei genitori, del personale, dei pediatri e dei medici di famiglia oltre che delle Asl e dei Comuni al fine di prevenire e contenere una possibile recrudescenza del virus».

I servizi dovranno essere organizzati in piccoli gruppi e il rapporto è di 1 educatore ogni 7 bambini. Dovranno  essere preferite le attività all'aria aperta. Il personale dovrà essere sottoposto a test sierologico prima dell'inizio dell'anno educativo ed è tenuto a indossare la mascherina all'interno della struttura.

di: R. C.