"La città di Frosinone, ormai da otto anni, risponde ai ' furbetti del bonus Iva' con il progetto Solidiamo", ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, il quale prosegue: "Ci indigniamo, giustamente, se a richiedere una misura di sostegno destinata alle fasce duramente colpite dalla crisi economica scaturita dall'emergenza sanitaria, è un parlamentare che, in considerazione dei 12 mila euro di emolumenti mensili, non presenta certo l'urgenza di assicurarsi un'ulteriore entrata proveniente da casse pubbliche e, quindi, dalle tasse, spesso pagate con sacrifici, dei cittadini. Ci indigniamo perché il Governo, nelle direttive previste per l'assegnazione del bonus, non ha evidentemente previsto un ‘tetto' di reddito all'interno del quale, e non oltre, richiedere un sussidio allo Stato. Nella lista di percettori del bonus, che non è stata ancora resa pubblica in ragione del diritto alla privacy, appaiono anche circa 2.000 tra consiglieri regionali e comunali, governatori e sindaci: anche loro, pur non usufruendo, naturalmente, di un ristoro per l'attività politica paragonabile a quello assunto dai parlamentari, hanno richiesto e ottenuto il sostegno economico destinato a coloro che, nel periodo più drammatico della pandemia, vivevano sulla propria pelle non solo la preoccupazione per la propria salute e di quella dei propri cari, ma anche la terribile certezza di non poter provvedere, dignitosamente, a soddisfare le minime necessità quotidiane, né quelle della propria famiglia, perché impossibilitati, dalla diffusione del virus e dal conseguente lockdown, a lavorare. Ebbene, fin qui la cronaca di questi giorni, che punta il dito, a ragione, contro quanti intendono la politica come una professione o una fonte di reddito, anziché come volontariato sociale o come missione civica. Il Comune di Frosinone, dal 2012, ha invece voluto dare un esempio in direzione opposta: un tentativo, il nostro, che, va detto, è rimasto un unicum in tutta Italia. Da otto anni, infatti, l'amministrazione comunale promuove il progetto Solidiamo, con l'istituzione di un fondo in cui confluisce la metà delle indennità di sindaco, assessori e consiglieri, per finanziare borse di studio per i giovani residenti nel capoluogo e attività culturali a favore degli anziani e delle persone con disabilità. La priorità è quella di reinvestire le risorse in iniziative che rafforzino il valore della solidarietà, sottraendo una cifra consistente alla politica mettendola a disposizione di chi ne ha più bisogno. Il progetto Solidiamo è rivolto esclusivamente ai residenti nel capoluogo, proprio perché, essendo finanziato attraverso i gettoni e le indennità di sindaco, assessori e consiglieri comunali, risulta coperto, di fatto, con risorse e tributi provenienti dai cittadini della nostra comunità locale. Se tutti gli 8.000 comuni italiani adottassero questo progetto di redistribuzione delle risorse, si concretizzerebbe una manovra a costo zero per il bilancio dello Stato, interamente incentrata sul sociale, pari a un miliardo di euro all'anno, il tutto a saldi invariati".

"Il Comune di Frosinone - ha concluso il sindaco, Nicola Ottaviani - ha quindi risparmiato e investito, in otto anni, 1.200.000 euro, trasferendo risorse da chi ha di più a chi ha di meno, realizzando un progetto che pone il capoluogo al vertice nella classifica nazionale dell'abbattimento dei costi della politica. Basti pensare che l'unica esperienza similare, in un capoluogo di provincia, è quella di Parma, dove l'allora amministrazione comunale del 5 Stelle, guidata da Pizzarotti, aveva ridotto soltanto del 10% le stesse indennità di carica a favore dei titolari delle cariche municipali".