"Italgasbeton", 22 lavoratori, più l'indotto, sono senza stipendio nè sussidi. Ieri mattina i dipendenti dell'azienda, dichiarata fallita il 13 giugno scorso, hanno manifestato davanti ai cancelli dello stabilimento per rendere pubblica la loro situazione, che ha dell'incredibile. Il Tribunale di Frosinone ha dichiarato il fallimentodella società "Italgasbeton Srl" il 13 giugno, assegnando la curatela all'avvocato Alfredo Sica. La notifica è stata effettuata il successivo 19 giugno, con blocco delle attività e lavoratori "sospesi".
Maestranze che non hanno ancora percepito gli stipendi di giugno e luglio, e disperano di ottenere quello di agosto. E pensare che, con l'aumento delle commesse e la soddisfazione degli imprenditori edili che utilizzano il prodotto di alta qualità (manufatti in calcestruzzo cellulare), erano in programma nuove assunzioni e altre iniziative. Il 18 luglio 2007, con l'esplosione dell'autoclave ela morte del dipendente Claudio Brillanti, iniziò un calvario per la società, costretta a ricorrere contro decisioni riviste e inadempienze ascrivibili a enti pubblici.
Nel marzo del 2016, la giunta Bassetta condivise le preoccupazioni dell'azienda, ubicata in piena zona industriale, dichiarandosi vicina ai lavoratori e alla società. Le peregrinazioni da un ufficio all'altro avrebbero reso giustizia alla "Italgasbeton", ma sembra che gli enti condannati al pagamento di ingenti somme non abbiano ottemperato al loro dovere, determinando una situazione economica che, nonostante le alchimie realizzate per continuare produzione e vendita, si è conclusa con il fallimento. Sentenza appellata ma, con i tempi della giustizia, c'è poco da sperare. E mentre il Governo per il Covid-19 assegna fondi a chiunque, lavoratori che normalmente avrebbero ricevuto almeno l'in dennità di disoccupazione vengono lasciati senza alcun sostegno. Intanto, oggi è in programma un incontro alla Regione, dal quale i rappresentanti di Filca-Cisl e di Feneal-Uil, sperano di ottenere interventi immediati