E ora sono arrivati anche i "ladri di mastelli", i contenitori dei rifiuti, chei cittadini, depositano all'esterno delle loro abitazioni, per consentire la raccolta differenziata agli operai della ditta Del Prete, che gestisce il servizio nel Comune. Infatti negli ultimi tempi si sono registrate centinaia di denunce presso il Comando della Polizia Locale, per la scomparsa dei contenitori dei rifiuti, probabilmente "prelevati" non solo per vandalismo, ma anche da qualcuno che non paga la tassa sui rifiuti e quindi con il mastello fuori la porta, dimostra che è in regola con il pagamento.

È noto che chiunque si rechi all'isola ecologica di Recillo, a Marina di Minturno, a ritirare i contenitori, deve dimostrare di essere in regola coi pagamenti e quindi agli evasori restano due possibilità: o gettare i rifiuti in stradaoavere unmastelloadisposizione. Quindi la soluzione a portata di mano è appropriarsi di uno dei tanti che si trovano all'esterno delle abitazioni. Ma questi raid, che si compiono sempre di notte, potrebbero costare cari ai ladri di mastelli, in quanto ogni contenitore ha un proprio codice a barre, che può facilmente far risalire all'identità del vero proprietario.
Infatti gli addetti alla raccolta sono dotati di uno strumento in grado di poter fornire utili indicazioni sui codici a barre, l'ora del ritiro e tanti altri elementi.

L'assessore all'igiene Piernicandro D'Acunto e la ditta Del Prete vogliono vederci chiaro su questo nuovo "fenomeno", che si è incrementato con l'arrivo dei villeggianti. Forse qualche proprietario di seconda casa, non ancora "scovato", si è appropriato dei mastelli per evitare di essere censito? Forse una bravata da parte di sconosciuti che si divertono a far scomparire i mastelli? Sta di fatto che sono state numerose le denunce (soprattutto dei mastelli dell'organico) presentate e le consegne di nuovi contenitori. Ma soprattutto c'è da sottolineare il fatto che l'eventuale individuazione dell'autore del furto, comporta una denuncia penale. Un rischio che i "ladri di mastelli" corrono, per evitare di dover pagare la tassa sui rifiuti degli ultimi cinque anni. E di evasori, negli ultimi mesi, ne sono stati scoperti diversi, i quali hanno chiesto ed ottenuto la rateizzazione.