Sarà un mese di agosto sotto tono sul piano delle presenze turistiche, come confermano i dati riferiti alle scarse prenotazioni alberghiere. Molte strutture hanno preferito non riaprire i battenti evitando di fare i conti anche con i distanziamenti ed costi di gestione aumentati da tutte le procedure obbligatorie in materia di sanificazione degli ambienti. Ciò nonostante in quelli che invece hanno deciso di accettare la scommessa in tempi di Covid 19, non si registrerà il tutto esaurito, neanche durante il ponte di Ferragosto, salvo qualche rara eccezione. Sembrerebbero difendersi meglio gli hotel in 4 stelle dotati di centri benessere. Per resto solo sudore e lacrime.
Un dato che si allinea con quelli che si registrano su scala nazionale e che vedono crolli di fatturato rispetto alla stagione scorsa stimati intorno al 70/80%. Uscirne fuori non sarà facile, urgono soluzioni rapide al livello di Governo centrale che vadano a sostenere il settore turismo. E più nello specifico misure a sostegno del sistema termale italiano, ridotto in ginocchio con centinaia di migliaia di posti di lavoro diretti ed indiretti a rischio. Le 12 mila buste paga sulle quali poteva contare Fiuggi nel suo massimo storico sono ormai un lontano ricordo. Va ridisegnato subito un distretto termale che da solo valeva il 96% dei posti letto della Provincia di Frosinone. Questo al di là degli sforzi che il Comune di Fiuggi sta provando a porre in essere, compreso l'annunciato bando di privatizzazione della controllata ATF. Dove ammesso e non concesso che riesca ad intercettare finanza privata da solo non basterà.
Urge un patto territoriale forte, un accordo di programma che veda coinvolti la Regione Lazio, il Mise, il Comune di Fiuggi, la Provincia di Frosinone, Camera di Commercio, le organizzazioni sindacali a 360 gradi comprese quelle datoriali. Tutti insieme ragionare sulla defiscalizzazione, su linee di credito agevolato e finanziamenti a fondo perduto anche attraverso Cassa Depositi e Prestiti che consenta agli alberghi ed agli altri segmenti economici di rimettersi in moto, quindi provare a sperare in un futuro che oggi nessuno riesce ad intravedere. Senza la certezza di trovare a quella data qualche partita Iva ancora in vita.