Conosce una quattordicenne su Internet e si invaghisce di lei. Ma D.M., 26 anni di Alatri, ora è nei guai. Dopo la denuncia dei genitori della ragazzina, è agli arresti domiciliari con le accuse di sottrazione di minore, con il consenso di lei, e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. L'uomo dopo aver conosciuto la minorenne su Instagram, attraverso amicizie comuni, comincia a frequentarla. Ma la madre scopre tutto, mettendo la figlia in punizione, impedendo così di frequentarla.

L'uomo avrebbe architettato un piano per vederla ancora, approfittando del fatto che la ragazza andava da un'amica. Le due amiche, un giorno di fine maggio, avrebbero detto alla madre dell'altra all'oscuro di tutto che sarebbero uscite per una passeggiata in campagna. Ma non distante c'è D.M. con l'auto che, dopo aver fatto salire a bordo le minorenni, le avrebbe portate al lago di Canterno. Secondo quanto ricostruito dall'accusa, si sarebbe appartato con la fidanzatina, mentre l'altra aspettava in macchina, compiendo con lei atti sessuali, quali baci, abbracci e palpeggiamenti. Ma non solo.

L'uomo si sarebbe fatto inviare dalla ragazzina foto di lei nuda e delle parti intime. Foto che, poi sostiene l'accusa, per denigrarla avrebbe rigirato all'altra. I genitori, dopo aver capito tutto, vanno dai carabinieri a presentare una denuncia, esibendo anche i messaggi che i due si sarebbero scambiati (secondo l'accusa, una parte è stata cancellata dalla ragazza una volta vistasi scoperta). Da qui i carabinieri avrebbero ricostruito che l'uomo aveva capito di esser stato scoperto e che veniva osteggiato dalla madre di lei, contraria alla frequentazione della figlia con un adulto. E anzi, sulla base delle indagini l'incontro di Canterno non era nemmeno il primo tra i due, che si sarebbero frequentati almeno per un mese.

L'uomo avrebbe anche scambiato messaggi con l'altra ragazza per essere aiutato nel risolvere problemi insorti nella storia. Solo che il genitore dell'altra l'avrebbe contattato per rinfacciarle delle frasi sconce che l'arrestato aveva rivolto anche alla figlia. Da qui - secondo quanto ricostruito dall'accusa - la vendetta dell'uomo che avrebbe inviato le foto intime della fidanzatina, senza il consenso di lei, anche all'amica. Anzi lui avrebbe affermato che avrebbe divulgato altre foto intime della minore qualora fosse ulteriormente intervenuto il genitore.

Nel corso delle indagini sono stati acquisiti il cellulare della vittima, quello e un tablet dell'arrestato. E così, anche per impedire che questi potesse divulgare altre foto, il gip Fiammetta Palmieri ha emesso l'ordinanza cautelare agli arresti domiciliari con divieto di comunicare con persone diverse dai familiari conviventi e di non utilizzare mezzi informatici.