«Bus e minivan dalla Romania e la Moldavia che aggirano controlli è un fatto grave e autolesionista soprattutto per le comunità presenti a Roma. Da quando abbiamo istituito i controlli sanitari i pullman arrivano raramente a Tiburtina». Non usa mezzi termini Alessio D'Amato, assessore regionale alla sanità del Lazio. Rileva: «Ho chiesto la collaborazione della Polizia di Roma Capitale e della Prefettura che non è mai mancata per stroncare i parcheggi abusivi di pullman e minivan ed intensificare i controlli affinché giungano ai terminal autorizzati.

Se necessario siamo pronti con le Usca-R ad andare con medici e infermieri direttamente alla barriera autostradale di Roma nord per eseguire i test. Ritengo necessari i controlli alla frontiera». Sul tema era intervenuto l'onorevole Fabio Rampelli (Fratelli d'Italia), vicepresidente della Camera. Rilevando: «Il Lazio è già contaminato da focolai d'importazione estera, in particolare dal Bangladesh e dall'Est Europa. Una situazione che non sembra proprio sotto controllo, come dimostra il mistero dei pullman spariti, che sfuggono al controllo dei test sierologici sulla Tiburtina per chi arriva da Roma.

Ed il sospetto è che molti viaggiatori si facciano lasciare altrove dagli autisti per eludere i tamponi». E di «completo caos migranti nel Lazio» parla pure l'onorevole Claudio Durigon (Lega). Attaccando sia il Governo che il presidente della Regione Nicola Zingaretti. Rileva Durigon: «Agli italiani sono stati richiesti sacrifici durissimi, mentre chi viene da fuori fa quello che vuole».