Singolare storia quella che arriva da Settefrati.
È la vicenda di una signora settefratese emigrata all'estero che per il grande attaccamento al suo paese natale voleva donare un terreno al Comune, solo che l'amministrazione guidata dal sindaco Riccardo Frattaroli, ne ha preso atto troppo tardi, quando la benefattrice era già passata a miglior vita.

Il tutto è emerso perché discusso in consiglio comunale, sollevando dubbi e incertezze. Il Consiglio, riunito al gran completo, è alla discussione dell'undicesimo punto all'odg: l'offerta della signora P.C. di un proprio terreno da destinare all'ampliamento del parco giochi.
Chiede la parola il capogruppo dell'opposizione, Donato Mazzenga, il quale pone una questione pregiudiziale facendo notare che "il documento portato a conoscenza del Consiglio comunale non è autentico", "manca una data certa del documento che va accertata" e "la signora donatrice è deceduta nello scorso mese di maggio".

A questo punto interviene il sindaco Frattaroli, il quale informa l'assemblea che sei anni prima, quando tornò dagli Stati Uniti, la signora si impegnò a donare il suo terreno al Comune, ma poi vicissitudini personali ne impedirono il proposito, aggiungendo che la figlia della signora, procuratrice della madre, confermava l'intenzione degli eredi di rispettare la volontà della congiunta.

Mazzenga consiglia di leggere il documento ufficiale dove gli eredi confermano la volontà della defunta.
A questo punto nell'aula consiliare si alzano dubbi. Il consigliere di maggioranza Socci propone di rinviare la discussione, mentre i suoi colleghi di maggioranza Iannozzi e Malizia, si dicono contrari dicendo di accettare la proposta e poi, in seguito, in sede di istruttoria, verificare la liceità dell'operazione.
Si va al voto: undici presenti, nove a favore del rinvio, due contrari.