Una lite furibonda, nella tarda mattinata di mercoledì. Poi urla e parapiglia, il sospetto che qualcuno avesse tirato fuori una lama e l'arrivo di due ambulanze e di due auto dei carabinieri per poter evitare il peggio. La ricostruzione dell'accaduto è stata molto complessa e solo mettendo insieme tutti i dati raccolti, i militari sono riusciti a delineare un quadro unitario. E hanno denunciato tre persone per lesioni personali e favoreggiamento.

In base alla ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Cassino, a litigare sarebbero stati due egiziani: un quarantasettenne titolare di una frutteria e un ventenne. Parole grosse, minacce e insulti. Poi nel parapiglia il ventenne sarebbe stato ferito con una lama sul braccio. In prima battuta, però, sarebbe stata fornita un'altra versione. Con l'ipotesi di una ferita autoinflitta al braccio, rivendicando questioni legate al posto di lavoro. E in effetti cuore della lite si sarebbero poi dimostrate proprio questioni afferenti il lavoro.

Ma non nella direzione indicata dal quarantasettenne e da altri due suoi connazionali. La versione fornita strideva con alcuni dettagli fondamentali. Incrociando tutti gli elementi raccolti, i militari hanno potuto accertare che la lite c'era stata per questioni lavorative ma a ferire il ventenne sarebbe stato proprio il titolare con un coltello da cucina. Il ventenne, trasferito in ospedale è stato medicato (sette i giorni di prognosi).

Gli altri due egiziani, un dipendente e un cliente della stessa attività, avevano intanto fornito dichiarazioni mendaci sui fatti avvenuti nel negozio durante la mattina, favorendo il quarantasettenne denunciato per lesioni personali. Gli altri due (di 21 e 31 anni) per favoreggiamento personale. All'interno del negozio veniva rinvenuto il coltello, della lunghezza di 25 centimetri circa, utilizzato dall'aggressore, sottoposto a sequestro.