La Corte dei Conti assolve i tre tecnici finiti a processo per danno erariale e condanna il Comune di Ceprano al pagamento delle spese. Gli architetti Aurelio Tucci, Rolando Marchetti e Vincenzo Robusto, difesi rispettivamente dagli avvocati Floriana Viselli e Stefano Scarano, Massimo Cocco e Francesco Scalia, erano accusati di aver procurato al Comune un danno erariale di 299.728,88 euro. Ebbene, non solo hanno dimostrato di non aver causato danni, ma addirittura di aver apportato vantaggi all'ente.

La vicenda risale al 2016, quando a seguito di un esposto presentato dal Movimento 5 stelle alla Procura della Repubblica del tribunale di Frosinone e a quella della Corte dei conti e delle indagini condotte dalla guardia di finanza, i tre tecnici, in qualità di dirigenti del settore ambiente dell'ufficio tecnico comunale, erano finiti dinanzi ai giudici contabili poiché ritenuti responsabili di aver procurato una perdita finanziaria relativamente all'appalto per l'affidamento e la gestione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
Il contratto di appalto con la ditta aggiudicataria Gea prevedeva a vantaggio del Comune, proprio grazie a una proposta avanzata dall'architetto Tucci, il distacco in Gea di sei dipendenti comunali che altrimenti sarebbero risultati in esubero, un'operazione che avvantaggiò l'ente in quanto i costi dei dipendenti furono decurtati dal prezzo finale dell'appalto.

Di fatto, però, tre dei dipendenti non svolsero il servizio in favore della società Gea che fu costretta ad assumere altri tre operatori pagandoli direttamente.
Di qui l'obbligo per il Comune di monetizzare l'equivalente della forza lavoro non più utilizzata dalla Gea restituendole gli importi dovuti.
L'amministrazione comunale, che fra l'altro aveva nominato gli architetti Marchetti e Robusto, tecnici di fiducia, diede incarico a un avvocato di depositare un atto di intervento ad adiuvandum della procura della Corte dei conti.
In conclusione, la sentenza riconosce che Tucci, Marchetti e Robusto non hanno causato danni al Comune, anzi hanno prodotto un vantaggio economico per l'ente. Per questo il Comune è stato condannato a pagare le spese.