Via Mulino San Rocco versa da tempo in condizioni di abbandono. Arriva dai cittadini una richiesta di aiuto per una strada che, a causa dei comportamenti deleteri di una piccola parte della popolazione, sta diventando una discarica oltre che un pericolo per automobilisti e pedoni. Come spesso accade in questi casi, sono i residenti a far sentire forte e chiara la propria voce, chiedendo un intervento al commissario prefettizio Giuseppe Ranieri.

Via Mulino San Rocco, infatti, è una strada alternativa per raggiungere Frosinone dalla stazione di Ceccano. Il tracciato costeggia la ferrovia fino al Capoluogo ed è una comoda scorciatoia per i cittadini che puntano a evitare il traffico. Arrivati davanti alla ex stabilimento "Annunziata", si imbocca una via più stretta sul lato Sud della stazione. Dopo qualche decina di metri, si fa subito fatica a percorrerla in sicurezza. Già dalle prime curve, infatti, la vegetazione si è impossessata di buona parte della carreggiata, rendendo pericoloso il transito per chi percorre la strada in entrambi i sensi e non è in grado di vedere la direzione opposta di marcia, prima di una curva molto stretta. Una situazione che si verifica anche su buona parte del percorso in territorio ceccanese.

La vegetazione "selvaggia" invade entrambi i lati della carreggiata in più punti. La richiesta che arriva a Palazzo Antonelli è di una maggiore cura della via, che inizia a diventare un pericolo per tutti. Proprio in merito all'alta affluenza di pedoni, podisti e ciclisti risulta quindi insufficiente, agli occhi di chi la percorre quotidianamente, il singolo dissuasore di velocità installato. Le testimonianze parlano di automobili che sfrecciano ad alta velocità, incuranti dei rischi che fanno correre ai pedoni.

A questo si aggiunge anche una più generale incuria per l'igiene pubblica: buste di immondizia, rifiuti ingombranti e di varia natura vengono abbandonati su via Mulino San Rocco, addirittura lanciati dalle auto in corsa. L'installazione di telecamere potrebbe aiutare, secondo i frequentatori abituali, a dissuadere questi comportamenti ad alto rischio per la zona e per una strada che viene percorsa da un nutrito numero di persone. Non a caso la richiesta di intervento arriva proprio nel periodo estivo, che vede aumentare esponenzialmente buona parte di questi comportamenti.