Nel 2014 era evaso dagli arresti domiciliari, che stava scontando nel comune di Latina per una serie di brutali rapine in concorso, perpetrate con una motosega, di cui una presso l'ufficio postale di Castelmassimo in Veroli.
Da allora, il reo si era di fatto reso irreperibile, e il suo nome era stato inserito nell'elenco dei latitanti ricercati sia sul territorio nazionale sia all'estero.

La ricostruzione
Grazie a un'azione congiunta tra l'Interpol e l'Ufficio esecuzioni penali presso la procura della Repubblica di Frosinone, quest'ultimo coordinato dal procuratore f.f.
Adolfo Coletta, in questi giorni il fuggitivo è stato assicurato alla giustizia e tradotto in Italia in un carcere laziale, dove sconterà la pena residua.

L'operazione, portata avanti in perfetto sincrono tra le magistrature e le forze di polizia europee interessate, ha condotto all'individuazione e alla cattura dell'uomo, che si era rifugiato in Svezia. A tradirlo, a quanto pare, l'imprudente visita di un conoscente nell'abitazione scandinava del latitante e dove, al contrario, è stato riconosciuto.

In seguito alla pronta segnalazione degli agenti svedesi, che hanno allertato i colleghi italiani, la procura ciociara ha spiccato con urgenza un mandato di arresto europeo, in seguito al quale l'uomo è stato fermato ed espatriato con un volo internazionale.