Mamma cambia gestore per la fornitura di gas e finisce nei guai. Per l'accusa, avrebbe sottratto 282 metri cubi di gas alla "vecchia" società. La donna, ora chiamata a difendersi dall'accusa di furto aggravato, aveva deciso di cambiare società perché per lei troppo esosa: le bollette pesavano e non poco sul bilancio familiare. Così, l'ultima bolletta secondo una prima ricostruzione dei fatti proprio durante il passaggio al nuovo gestore, era rimasta insoluta.

E la "vecchia" società aveva apposto i sigilli. A toglierli, però, sarebbe stato il nuovo fornitore con l'installazione di un altro contatore. Ma a finire nei guai è stata proprio la mamma, alla quale è stato notificato il decreto di citazione a giudizio (in aprile) per rispondere del reato di furto aggravto. La battaglia sarà dura, il caso singolare. La donna, assistita dall'avvocato Michele Sirianni Notaro, è pronta a difendersi.