La quiete dopo la tempesta. In attesa di una soluzione che resta comunque complicata da trovare. Parliamo del caso delle ferie arretrate, esploso alla Asl dopo una presa di posizione del direttore amministrativo Pierpaola D'Alessandro. Il punto è che ci sono situazioni di capi dipartimento con 700 giorni di ferie arretrate, ma pure responsabili di Uoc e dirigenti con 300, 200 e anche 100 giorni da "smaltire".

L'analisi della Magrini
Come già riferito nell'edizione di ieri, Patrizia Magrini, direttore generale facente funzioni della Asl di Frosinone, si è rivolta a tutto il personale dipendente per il tramite dei direttori delle unità operative. Con una lettera. Nella quale ha sottolineato: «Nel caso specifico di questa Asl, poiché lo stato dell'informatizzazione e dell'organizzazione dei settori preposti può far ipotizzare la concausa di disfunzioni amministrative e regolamentari al riguardo, la consistenza organica di taluni settori è tale per cui l'anomala quantità di ferie residue può trovare fondamento nelle suddette carenze organiche».

E ancora: «La gestione del problema "ferie residue" sarà riaffrontata dalla direzione amministrativa e dall'Uoc Personale a seguito dei suddetti confronti, in quanto in qualità di direttore sanitario e direttore generale facente funzioni di questa Asl, sono preoccupata, oltre che del rispetto delle norme, anche principalmente in questa fase di garantire continuità e qualità per i servizi sanitari ai cittadini di questo territorio, per cui alcune figure carenti possono e debbono andare in ferie per recuperare la stanchezza del periodo precedente, ma non è certo questo il momento di recuperare le ferie residue pregresse per le figure oggi maggiormente carenti, che possono stilare un piano di recupero di quelle dovute a tempo debito (ad eccezione degli obblighi connessi per normativa di fruire dei congedi per chi è in prossimità di quiescenza)».

Tra presente e futuro
Ma la Magrini va anche oltre. Argomentando: «Esorto il personale medico e infermieristico a partecipare alle prestazioni aggiuntive previste sia per colmare e carenze di personale ancora oggi esistenti, sia per recuperare le prestazioni ambulatoriali sospese nel periodo dell'epidemia, nei termini previsti dalla normativa, come ribaditi a più riprese dalla Regione Lazio e da questa Direzione, alle quali non si può derogare. Ho esortato il settore personale a remunerare anche quelle effettuate nel secondo trimestre dell'anno, come già fatto per il primo trimestre». Prosegue la Magrini nella nota: «Le carenze di personale in alcuni ambiti, anestesisti e cardiologi in particolare, sono al centro dell'attenzione di questa Direzione che negli ultimi tre mesi ha attivato 3 accordi convenzionali con aziende laziali, riattivato la convenzione che era stata unilateralmente sospesa dalla Asl di Caserta nel marzo scorso, assunto 13 unità di anestesisti, e portato a compimento il concorso per anestesisti le cui prove sono in pubblicazione e si svolgeranno nei primi giorni di settembre per completare graduatoria e chiamata delle unità a tempo indeterminato entro il mese di settembre.

Quanto ad oggi effettuato è appena sufficiente a garantire i servizi, ma altri miracoli non potevano essere fatti per colmare in poche settimane mancate assunzioni necessarie da anni, la cui drammaticità è rimasta sopita nel periodo epidemico, stante il blocco di ogni attività elettiva e il lockdown che hanno tenuto lontano dagli ospedali gli utenti, e che, acuita da ulteriori pensionamenti e assenze a vario titolo, è emersa in tutta la sua criticità proprio in queste settimane di ripartenza delle attività». E conclude: «Siamo un'Azienda in cui la Direzione non vuole essere controparte ma guida di un corpo multiprofessionale, condividendo il medesimo obiettivo di sviluppare questa Azienda e risolverne le criticità».

Raffica di incontri
Martedì prossimo riunione del collegio di direzione. La Magrini ha accolto la richiesta di Fernando Ferrauti, decano dell'organismo. Il quale appare intenzionato a proseguire lungo la strada della mozione d'ordine sulla "fiducia/sfiducia vincolata, alla direzione strategica". Vale a dire alla Magrini e alla D'Alessandro. Mercoledì nuova riunione del tavolo tecnico che sta affrontando la questione delle ferie arretrate. Con i sindacati che hanno chiesto la sospensione dell'atto adottato dal direttore amministrativo Pierpaola D'Alessandro.

Ma adesso si è sviluppato un confronto su quello che è comunque un punto di criticità da anni. Perché è evidente che le quantità di ferie arretrate sono direttamente proporzionali alle carenze dell'organico della Asl di Frosinone. Un tema che non si può continuare ad ignorare e che la D'Alessandro ha voluto porre. Sicuramente nel corso della riunione del collegio di direzione l'argomento verrà affrontato con toni anche forti. Intanto il primo cittadino di Frosinone Nicola Ottaviani ha provveduto a convocare la conferenza dei sindaci, che presiede. La riunione si terrà giovedì 23 luglio alle ore 15.30, presso la sala teatro dell'Azienda Sanitaria Locale. All'ordine del giorno un solo punto: analisi della situazione relativa all'organizzazione della sanità del dopo Covid.