Liti d'inizio estate. Statisticamente sono in aumento le discussioni durante la stagione calda, soprattutto tra le mura domestiche e in special modo nei condomini.
Tra i vari diverbi qualcuno viene scatenato da motivi alquanto particolari. È il caso di un contrasto tra inquilini che ha rischiato di degenerare proprio in questi giorni in una palazzina nel centro di Ferentino.

La ricostruzione
Un cinquantenne del posto che vive da solo, forse snervato o magari scandalizzato per i rumori e dai gemiti e l'ansimare provenienti dall'appartamento vicino, durante il rapporto sessuale tra una coppia di conviventi, con molta probabilità è uscito dai gangheri manifestando una energica reazione e accusando i due amanti focosi.

L'uomo infastidito ha infatti incominciato ad inveire ad alta voce contro i due innamorati della porta accanto e prima che accadesse il peggio qualcuno ha chiamato i carabinieri. Molto probabilmente è grazie all'intervento dei militari se non si è andati oltre la discussione e poi tutto è tornato nella normalità.

Il cinquantenne si è giustificato per il suo scatto d'ira, poiché essendo una persona profondamente religiosa, si è sentito disturbato evidentemente giacché i vicini di casa, essendo conviventi e non coniugati, non possono avere, a suo modo di vedere, rapporti sessuali al di fuori dell'unione matrimoniale, rifacendosi al dettame cattolico dei dieci comandamenti (infatti il sesto comandamento recita: non commettere atti impuri), che sicuramente l'inquilino modello rispetta alla lettera da buon cristiano.