L'ospedale di Cassino sta vivendo uno dei momenti più difficili di sempre. Problemi che negli ultimi anni sono diventati sempre più difficili da gestire, personale medico e infermieristico ridotto al minimo, macchinari obsoleti e, in alcuni casi, mai messi in funzione. Negli ultimi mesi non ci sono neanche anestesisti e quindi dall'inizio di giugno è ormai impossibile operare i pazienti se non per estrema urgenza. Nessun intervento chirurgico programmato e i pazienti del territorio sono ancora più in difficoltà.

Molti hanno deciso di andare fuori, nelle strutture fuori regione o in quelle della Capitale, altri si sono rivolti al privato. La politica ci sta provando, seppur con qualche flebile tentativo, di cambiare qualcosa, ma la burocrazia a volte sembra essere più forte anche dell'evidenza. E così, nonostante tutti gli interventi messi in atto da diverse compagini politiche, la situazione non cambia.

La storia
Ma la realtà ci racconta una storia diversa. Come quella del signor Mauro di Ceprano che il 13 giugno, giorno di Sant'Antonio, ha avuto un infarto. È stato portato al Santa Scolastica: «Sono stato io a insistere per andare a Cassino - racconta - sono stato accolto al Pronto soccorso con estrema attenzione, mi hanno sottoposto a visite ed esami approfonditi. Non sono stato lasciato un secondo, sempre monitorato e stabilizzato. Poi sono stato trasferito in Utic dove i dottori Di Spirito e Pardi si sono presi cura di me e degli altri degenti fino al momento del mio trasferimento, avvenuto il giorno dopo, in una struttura di Roma dove sono stato sottosposto a un intervento.

Sono stato dimesso il 24 giugno e il 26 ho potuto festeggiare il mio compleanno con la mia famiglia. Settantotto anni. Questo ospedale non può essere abbandonato, è una struttura importante e, anzi, dovrebbe essere sostenuta, rinforzata con medici e infermieri. Sono davvero tante le persone che fanno affidamento al Santa Scolastica e chi ci lavora, seppur con evidenti difficoltà, garantisce professionalità e cura ai pazienti».

Lenzuola bianche
Domenica sono state decine le lenzuola bianche stese ai balconi. L'iniziativa, promossa da Carmine Di Mambro, ex consigliere comunale ben noto per la sua battaglia per il Registro dei tumori, è stata accolta con successo. Una "protesta" educata e silenziosa per dimostrare che la sanità è al primo posto e i cittadini del territorio sostengono l'ospedale Santa Scolastica, che va tutelato e supportato in ogni modo.